Verona, le ombre della sera già tingono il cielo sopra l’Arena; oggi, come duemila anni fa una folla di gente oltrepassa le grandi arcate di pietra, si incunea nei corridoi, sale le ripide rampe di scale che portano alle gradinate. Seguo anch’io la massa per raggiungere il mio settore e all’improvviso mi trovo all’aperto, sugli spalti: attorno a me una moltitudine brulicante di persone che gridano, parlano, ridono, cantano; tra un po’ inizia lo spettacolo: non ci saranno gladiatori stasera, stasera quando i fari si spegneranno e quando dalle gradinate brilleranno le luci di mille telefonini suoneranno i Pooh per uno dei concerti del Reunion Tour.
“Alle nove in centro” questa sera i Pooh saranno “Ancora una notte insieme” con il popolo dei loro fans, perchè anche se il loro scioglimento è previsto per il 31 dicembre di quest’anno “Chi fermerà la musica?”. Nel frattempo Dodi, Roby, Stefano, Red e Riccardo festeggiano le “50 primavere” del gruppo unendo con la loro musica almeno tre generazioni di persone che già si chiedono “Come si fa” senza di loro a non sentirsi “Uomini soli”
Grande spettacolo con una maestosa scenografia offerta dall’Arena di Verona e dal suo pubblico, Un paio d’ore di ottima musica in cui nell’aria si sono alzate le note dei più grandi successi come l’intramontabile “Piccola Ketty” , “Noi due nel mondo e nell’anima”, “Pierre”, “Tanta voglia di lei” “L’aquila e il falco”, “Parsifal” … solo per citarne alcune. E il pubblico ha risposto, e ha risposto bene cantando insieme a loro, partecipando attivamente allo spettacolo contribuendo a creare una meravigliosa scenografia.
Unico aspetto negativo che ho trovato in questo concerto rispetto ad altri che ho assistito negli anni scorsi è stata la poca interazione con il pubblico; ma la possiamo scusare se pensiamo che in poco più di due ore dovevano ripercorrere la loro storia di cinquant’anni.
Daniela Manfè