“Bellezza ed economia dei territori del vino: il valore economico del paesaggio, dai vincoli allo sviluppo” è il tema del convegno annuale che l’associazione Città del Vino Friuli Venezia Giulia organizza sabato prossimo, 8 febbraio, dalle ore 10.45 a Cividale del Friuli, località Montebello, presso l’azienda agricola “Il Roncal” (via Fornalis 148). L’incontro porterà preziosi spunti operativi al lavoro degli amministratori regionali, che hanno iniziato un percorso verso l’approvazione del Piano del paesaggio, una novità per il Friuli Venezia Giulia e di grande interesse per il mondo vitinicolo. Al convegno di sabato alcune regioni d’Italia porteranno la loro esperienza maturata, mostrando come il Piano del paesaggio come opportunità di tutela e sviluppo, di valore aggiunto al territorio e ai suoi prodotti.
Dopo il saluto di benvenuto del Sindaco di Cividale Stefano Balloch, introdurrà il simposio, moderato dall’agronomo Claudio Fabbro, il Sindaco di Buttrio e Coordinatore Città del Vino Fvg Tiziano Venturini. Seguiranno gli interventi di Francesco Marangon, docente dell’Università di Udine (“Il valore economico del paesaggio del vino”), Gianpaolo Pioli, Presidente di CiVin (“Il lavoro delle Città del Vino per la valorizzazione del paesaggio”), Leopoldo Saccon, Urbanista e paesaggista, consulente Regione Veneto (“L’esperienza della Regione Veneto nella candidatura Unesco di un sito vinicolo”), Anna Marson, Assessore all’urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio della Regione Toscana (“Il piano del paesaggio in Toscana”).
Le conclusioni saranno affidate a Mariagrazia Santoro, Assessore regionale alle infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici e università. Invitati anche l’Anci e amministratori locali, oltre ad operatori e addetti ai lavori. Al termine verrà offerto un buffet con prodotti tipici. “Il nostro territorio – anticipa Venturini – deve rendersi conto del suo potenziale, partendo naturalmente dalla sua tutela. Il convegno delle Città del Vino può offrire un contributo alla Regione attraverso le esperienze di chi ha già concepito un Piano del paesaggio”.