Latisana, 3 apr – “Ricordare la vicenda umana, storica e professionale di Enrico Mattei a 50 anni dalla sua morte è quanto mai attuale ed opportuno”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Molinaro, alla conferenza che l’Isis Mattei di Latisana ha organizzato per ricordare la figura e l’opera di Enrico Mattei, l’uomo della rinascita, nel cinquantesimo anniversario dalla morte al quale hanno partecipato Binito Li Vigni, collaboratore di Mattei e Lucia Nardi, responsabile del progetto Eniscuola. Molinaro si è congratulato con la dirigente scolastica, Ada Lantero, e con il personale docente per aver voluto ricordare la figura del poliedrico imprenditore e primo manager di Stato che osò sfidare “le sette sorelle”. “Trovo sia una scelta attuale ed opportuna”, ha condiviso l’assessore, spiegando che l’attualità risiede in almeno due
motivi. “Parlare di Mattei è ripercorrere un complesso di vicende internazionali e italiane dei primi anni della Repubblica con un fitto intreccio tra vicende politiche interne, rapporti con i due blocchi e i diversi Paesi europei e quel Nord Africa ancor oggi protagonista di vicende storiche e di mercato, che ripropongono il quadro in cui si muovono anche le vicende del nostro tempo. Il secondo motivo di attualità – ha spiegato Molinaro – è la questione del petrolio e dell’energia che permane anche ai nostri giorni come uno degli snodi dell’economia italiana ed europea”. Ma oltre alle questioni di attualità che rendono particolarmente
interessante approfondire la vicenda che ruota attorno alla figura di Mattei, il suo ricordo è per tutti anche opportuno. “La sua storia umana e professionale è quella di un grande italiano, che da umili origini seppe costruire una carriera imprenditoriale, professionale e politica (fu anche deputato) straordinaria, animato da passione civile, dotato di visione
strategica, di fiducia nello Stato e spirito di innovazione”, ha rievocato l’assessore. Molto si è scritto di lui, molto è stato ricordato in film e documentari, ma a 50 anni dalla sua morte molte domande sulla sua vita, sulla sua fine non hanno ancora trovato risposte. Per
questo è ancora opportuno trovare occasioni per parlare di lui.
“Soprattutto oggi, che viviamo una stagione difficile caratterizzata da una crisi strutturale, è importante guardare con orgoglio a figure che in un periodo ben più duro come quello
dell’Italia post bellica seppero segnare la storia e il progresso con scelte e visioni strategiche. Ricordarle ci fa capire che ce la potremo fare anche noi se sapremo contare sull’uomo: è il capitale umano, infatti – ha concluso Molinaro – il vero valore da spendere”.
E rivolgendosi proprio agli studenti e ai docenti, Molinaro ha concluso affermando che “la sfida vera poggia proprio nella scuola, che dovrà contribuire a costruire cittadini consapevoli
di una identità nazionale che ci apre al confronto mantenendo ben forti le radici”.
Nel corso della conferenza, alla quale sono intervenuti anche il consigliere provinciale Silvano Galletti e quello comunale con delega alla Cultura,Lauretta Iuretig, è stato proiettato anche il documentario “Potere e petrolio” messo a disposizione dall’Eni.