Martedì 25 febbraio si è tenuto in Provincia di Pordenone, presso la sala conferenze dell’Ufficio Caccia e Pesca, un incontro, promosso dall’Assessore provinciale Stefano Zannier, sui danni e i pericoli alle arginature correlati all’ormai sempre più elevato numero di nutrie presenti sul territorio provinciale.
In particolare, presenti anche il dott. Andrea Cadamuro, Funzionario Regionale FVG (Direzione Centrale Risorse Agroalimentari, Forestali, ittiche e biodiversità), il Presidente del Consorzio Cellina Meduna, Americo Pippo, il Presidente della Coldiretti di Pordenone, Cesare Bertoia, e dei Rappresentanti del Mondo Venatorio, è stato approfondito il provvedimento che, annualmente, l’Amministrazione Regionale assume per il contenimento della nutria sul territorio, in considerazione del fatto che la specie impatta fortemente sia nei confronti delle produzioni agricole, nutrendosi delle piante erbacee e dei loro prodotti, sia degli argini dei fiumi e dei fossi, all’interno delle quali scava le proprie tane, causando un potenziale pericolo per la salute pubblica.
L’Assessore Zannier ha rappresentato le linee guida della Provincia per le varie attività di contenimento dei danni provocati dalla selvaggina non solo all’agricoltura, ma anche alla circolazione stradale. La nutria in particolare, ha sottolineato, è una specie, il cui contenimento, è rimesso, dalle leggi vigenti, all’esclusiva competenza dell’Amministrazione Regionale. “La Provincia, peraltro, non si sottrae alle proprie responsabilità territoriali e, anche quest’anno, come sempre anche negli anni scorsi, ha perseguito e si è impegnata, in collaborazione con il Mondo Venatorio, che ha ringraziato per l’impegno sempre puntualmente prestato, per favorire dinamiche di massima collaborazione tra le varie realtà sul territorio per la risoluzione condivisa di problemi ad ampio spettro, che come quello dei danni provocati dalla selvaggina.
Il Presidente del Consorzio di bonifica Cellina Meduna ha conferito l’immediata e assoluta disponibilità del Consorzio stesso per l’individuazione cartografica dei principali canali irrigui dove le colonie di nutrie potrebbero essersi insediate, al fine di favorire le azioni di censimento e rilevazione e prevenzione dei danni. Il Sig. Cesare Bertoia, della Coldiretti di Pordenone, ha ringraziato la Provincia e il Mondo Venatorio per la preziosa ed irrinunciabile collaborazione e servizio svolto a favore del settore agricolo, con le loro azioni per il contenimento dei danni provocati dalle specie opportuniste, sottolineando come ormai è di assoluta evidenza al Mondo agricolo il fatto che la nutria è diffuse ed in incremento costante, sull’intero territorio della pianura pordenonese.
I Rappresentanti del Mondo Venatorio, rimarcando l’importanza dell’incontro e ringraziando per un tanto, hanno confermato la propria massima disponibilità ed impegno nell’attuazione delle disposizioni dell’Amministrazione Regionale, a servizio della collettività, delle Amministrazioni locali e del Mondo agricolo in particolare, in collaborazione con la Polizia Locale della Provincia di Pordenone e in conformità alla vigente normativa di settore.
Particolare attenzione, come sottolineato in particolare dal Funzionario Regionale, è stata posta alla tematica di contemperare le esigenze di contenimento della specie nutria, con quelle di tutela , invece, della specie lontra, la cui presenza è stata, peraltro, rilevata in altra parte del territorio regionale.
L’auspicio condiviso da tutti i presenti è stato, inoltre, che una corretta informazione sull’argomento possa allontanare, nei cittadini che si trovino ad assistere alle operazioni di cattura delle nutrie, o magari “incappino” in una gabbia posta sul territorio, in prossimità della tane, ogni dubbio sulla legittimità di quanto sta avvenendo. Spesso, infatti, vengono erroneamente allertate le forze dell’ordine da persone che credono di segnalare gravi irregolarità. Altre volte ancora, le gabbie, che sono rigorosamente di proprietà pubblica a tutte regolarmente munite di sigillo della Provincia, vengono distrutte da persone quantomeno non informate, provocando, in tal modo, tra l’altro, anche un grave danno al patrimonio pubblico.
In conclusione dell’incontro è stato concordato l’avvio di un tavolo tecnico permanente per il monitoraggio costante della situazione inerente alla presenza e al contenimento della specie nutria sul territorio provinciale, con particolare riferimento alle zone di pianura coincidenti con il Distretto Venatorio n. 11, che provvede alla cattura di circa il 90% degli esemplari dell’intera provincia, e per l’aggiornamento costante delle linee guida d’intervento.
L’Assessore Zannier si è anche riservato di prendere ogni necessario contatto con le locali Amministrazioni Comunali interessate dalla questione.