“Mettiamo a disposizione il nostro mandato per dare la libertà ai soci di decidere senza vincoli”. Così il presidente dell’Asdi Sedia Giusto Maurig ha annunciato le dimissioni sue e del vice Alberto Gortani all’assemblea dei soci, mercoledì sera a Manzano, alla presenza dell’assessore regionale Bolzonello. “Oggi si apre una nuova fase per Asdi Sedia – ha sottolineato Maurig -, consideriamo doveroso restare in carica fino all’approvazione del bilancio 2013, ma dopo questo passaggio procedurale riteniamo altrettanto doveroso dare la possibilità ai soci di individuare un presidente e un vicepresidente che possano aprire questo nuovo capitolo dell’Asdi Sedia, consentendo di proseguire nel suo percorso di crescita e sviluppo progettuale a favore delle aziende del distretto della sedia”.
Parole di stima e apprezzamento per il lavoro finora svolto dall’Asdi sono provenute da Bolzonello: “alla proposta di rivisitare i Distretti l’Asdi ha risposto accettando la sfida. Ha attivato in modo importante i servizi a favore delle imprese con un piano d’azione, quindi onore al presidente e all’intera struttura, che hanno dimostrato apertura al cambiamento. Rete d’impresa e filiera diventeranno fondamentali per ridisegnare i distretti, e l’Asdi Sedia è perfettamente su questa linea”. La parte pubblica, ha detto Bolzonello, resterà fuori dalla partita (che si chiuderà a giugno), mentre i parametri premianti terranno conto dei progetti e dei servizi offerti, e anche in questo l’Asdi Sedia ha tutte le carte in regola.
Semplificazione, tempi certi, cluster al posto di territorialità con un unico polo legno-arredo sono gli stessi obiettivi del presidente Asdi uscente, il quale ha proposto per il futuro dell’agenzia diverse ipotesi che saranno oggetto di valutazione dei soci, in primis quello di maggioranza, la Camera di Cammercio. Da Pozzo all’assemblea ha suggerito il Catas come polo di eccellenza per il settore legno-arredo che potrebbe inglobare l’Asdi, confermando la piena competenza dell’agenzia ad intraprendere una strada nuova, Tonon (Confindustria) spinge alla semplificazione dell’operatività con il superamento della formula mix pubblico-privato e il mantenimento dei servizi porposti alle imprese, Buttazzoni (Confartigianato) evidenzia il ruolo dinamico dell’Asdi, punto di riferimento del territorio di cui gli imprenditori hanno bisogno.
“Attendiamo un’indicazione unitaria sulla direzione che intende proseguire la Regione – ha chiuso Maurig – per lo sviluppo del nostro comparto produttivo, rinnovando la disponibilità al dialogo e al confronto da sempre dimostrato, ma segnalando al contempo l’urgenza e l’importanza strategica di tale decisione”.