Con il voto in Consiglio Regionale di oggi che ha confermato con una maggioranza schiacciante la volontà di mettere in sicurezza la nostra Regione dalle semine OGM, si conclude, con estremo tempismo, l’iter di approvazione della moratoria che proibisce di fatto su tutto il territorio regionale la semina di Mon810.
È un importante passo in un processo che dura da anni ma che ha avuto i suoi passi decisivi nelle ultime due settimane, con l’approvazione della legge regionale che sostiene l’impossibilità di coesistenza tra le colture OGM e quelle biologiche e tradizionali. Ora la moratoria, immediatamente operativa, coprirà dai rischi immediati di semina, in attesa dell’approvazione comunitaria della legge.
“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto, che usa la normativa europea in vigore per dimostrare che la coesistenza è sempicemente impossibile” commenta Cristina Micheloni di AIAB-FVG come portavoce della Task Force regionale NO-OGM. “Esortiamo ora il governo ad intervenire per garantire su tutto il territorio nazionale la medesima garanzia, ben sapendo che diverse regioni si stanno muovendo in modo analogo al FVG che suo malgrado ha dovuto fare da apripista nella vicenda. E visto che siamo in aria di elezioni europee è fondamentale che i candidati prestino la dovuta attenzione al tema, al fine di risolvere proprio in sede comunitaria ed in modo definitivo il problema, uno dei pochi su cui i popoli europei si sono espressi più che chiaramente ed unanimemente”.
La Task Force regionale NO-OGM, composta da AIAB, Aprobio, ISDE, Legambiente e WWF, prosegue per voce di Emilio Gottardo, Legambiente, richiamando ora l’attenzione sull’importanza di garantire i controlli e la repentina azione in caso di mancato rispetto della moratoria. “Proprio nell’attuale momento delle semine è fondamentale la presenza e l’attenzione di tutte le forze, nazionali, regionali e comunali, che possono agire in merito”.
“La Task Force comunque continua l’attività di informazione e sensibilzzazione di tutta la popolazione ed ha in programma”, precisa Dario Bossi di ISDE,”ancora 4 incontri di approfondimento con personalità di primario rilievo. Il prossimo incontro infatti si terrà il 22 aprile e tratterà di modalità normative per evitare l’ingresso degli OGM, come ha fatto ad esempio da anni l’Austria”.
“Nel frattempo prosegue anche l’azione propositiva verso allevatori e agricoltori”, precisa Severino del Giudice di Aprobio,” proponendo catene OGM-free di coltivazione e uso che garantiscano valore e qualità”.
Conclude Roberto Pizzutti di WWF, esortando tutti i cittadini ad esprimere la propria volontà anche facendo la spesa, e preferendo così prodotti che dichiarano la propria origine non-OGM: la vicenda non è conclusa, quindi l’attenzione di tutti è più che mai necessaria.