Il pubblico, eterogeneo ma con una maggioranza di rappresentanti del gentil sesso, scatenato quanto basta per un’ artista che non è mai stato rock ma ha sempre riempito i cuori e le ‘arene’ in cui si è esibito, gradisce il ‘nuovo’ format di Claudione. Sono tre le ore complessive di musica che comprendono tutti i più grandi successi e le nuove canzoni, attraversando un periodo storico di oltre trent’anni. Il cantautore con questo tour riporta la musica al centro dello show circondandosi di strumentisti di altissima qualità. Lo spettacolo ha un’ aria nuova, un innovativo dialogo artista-pubblico sempre più intenso. Spunta anche la ‘panchina fredda del metro” che assieme ad alcune altre scenografie contribuisce a dare un ‘tocco’ diverso a questo concerto rispetto al passato. Buoni arrangiamenti senza stravolgimenti ma capaci di ridar vita alle pietre miliari dell’ artista.
Ad inizio tour Baglioni disse “Ho in mente un concerto come non se ne sentono più da tempo” ed in effetti è stato un concerto di qualità, polistrumentisti abilissimi, un buon coinvolgimento del pubblico e la solita gran voce che stavolta lo sostiene per tutto il concerto. Scopo raggiunto? Bisognerebbe chiederlo al cantante che però non rilascia interviste a fine concerto e non permette foto. Questa forse è una delle poche note dolenti per un personaggio a cui non manca nè la presenza, nè la parola. Ma noi siamo qui a parlare di musica e per quanto riguarda quest’ ambito concordiamo con i fan sentiti a fine serata. Una canzone dopo l’altra, un’emozione dopo l’altra. A oltre 60 anni ‘Claudio’, come lo chiamano amichevolmente le ‘ragazzine di una volta’ che affollano il palasport, ha ancora la vitalità e la gioia di un ragazzino. Come non innamorarsi delle sue canzoni così belle e diverse fra loro? Solo i grandi possono avere un successo così dopo 40 anni di canzoni. Che altro dire, a Pordenone è stata una gran notte di note