Sviluppare azioni mirate alla valorizzazione delle peculiarità turistiche, agricole, storiche e commerciali. Ciò, mediante creazione e promozione di adeguati percorsi tematici che colleghino il tessuto culturale ai prodotti tipici locali. Tutto questo è alla base di “Heritaste – Le vie dei Saperi e dei Sapori”, progetto di cooperazione transfrontaliera fra vari enti della Slovenia e del Friuli Venezia Giulia, con la Provincia di Udine come ente capofila.
Una delle azioni del progetto, finanziata dall’Europa, è giunta a conclusione dopo un biennio di ricerche e catalogazioni che hanno coinvolto parecchi enti sotto la guida del Comune di Spilimbergo: è stata redatta una schedatura delle opere contenenti richiami alla vite e all’ulivo presenti nell’eterogeneo tessuto culturale dell’area interessata dall’inchiesta, comprendente anche Cividale del Friuli compresa. La ricerca per completezza è stata supportata da vari manoscritti, documenti d’archivio e testi letterari sull’argomento.
Nella fase di schedatura sono state comprese anche le cantine di interesse storico. Quattordici quelle individuate a Cividale del Friuli, attraverso il monitoraggio previsto dal progetto. Tra queste, la maggior parte sono antiche e appartenenti ad aziende vitivinicole, le altre sono cantine di case private. Ad occuparsi della pratica lo studio di architettura “Daris-Piuzzi”. Per conoscere più nei dettagli l’iniziativa, è possibile consultare il sito internet ufficiale di riferimento, ma anche la monografia intitolata “Senza confini tra ulivi e vini”, curata dall’Associazione friulana Aqa.
Gli sviluppi di Heritaste sono comunque stati spiegati anche attraverso un convegno organizzato all’Istituto Tecnico Agrario di Cividale del Friuli, luogo ideale per ospitare la kermesse. L’evento, al quale hanno partecipato i rappresentati di alcune amministrazioni comunali, le associazioni coinvolte e un nutrito gruppo di studenti, ha permesso di dar spazio tanto alle relazioni tecniche del dottor Mattaloni e della dottoressa Loffreda, quanto alla degustazione delle prelibatezze provenienti dalle nostre terre per mezzo di un ricco banchetto. Il denominatore dell’indagine storico – artistica ed enograstronomica è stato pertanto l’antico legame tra i prodotti della terra e la forte carica dei soggetti presentati.
Il sindaco di Cividale, Stefano Balloch, plaude all’iniziativa: «Una volta in più, attraverso progetti culturali, capiamo quanto sia importante la conoscenza del nostro territorio e dei suoi prodotti affinché ci permettano di confrontarci con altre realtà, anche internazionali, e consentano di comprendere quanto possa essere stimolante la diversità ai fini della crescita. Un plauso al Comune di Spilimbergo che ha realizzato le interessanti ricerche».