Dopo la resa incondizionata di lunedi’ sera nei confronti dei futuri Campioni d’Italia, sabato prossimo, con inizio alle ore 15, allo stadio Friuli, sara’ di scena il Napoli di Mr Benitez, attuale terza forza della serie A. Il match contro la Juventus ha confermato sia la “fame” e la forza della “vecchia signora”, sia la remissivita’ e la poca incisivita’ dei “nostri”.
Sapevamo che la partita avrebbe avuto poche storie, ma neanche “entrare” in partita significa che, come dicevo gia’ in precedenza, siamo al capolinea di un piccolo ciclo. In un incontro dove i friulani non avevano nulla da perdere, riuscire a tirare in porta solo dopo l’ottantesimo minuto e quando la partita era gia’ in “ghiaccio” da un’oretta, la dice tutta sull’andamento della gara, ed ha solamente evidenziato tutti i limiti degli uomini di Guidolin manifestatisi per quasi tutto l’arco della stagione.
Abbiamo raccolto la diciassettesima sconfitta in 33 giornate, solo Catania, Livorno, Sassuolo e Chievo hanno fatto peggio !!!, ed adesso proviamo a girare pagina e vediamo se l’incontro pre-pasquale, contro un avversario molto tosto, ma comunque inferiore alla squadra di Mr Conte, riabilitera’ il bilancio della “settimana santa”.
Gli azzurri, come dicevamo, sono attualmente al terzo posto e cosi’ si garantirebbero l’accesso ai preliminari di Champions League, dove quest’anno, pur non superando la fase a gironi, hanno fatto un’ottima figura arrivando a pari punti con il Borussia Dortmund e l’Arsenal e pur uscendo successivamente anche dalla Europa League, possono vantare il raggiungimento della finale di Coppa Italia che disputeranno a maggio contro la Fiorentina.
I partenopei si schiereranno con la formazione tipo, con l’unica assenza dello squalificato Mertens, per i bianconeri invece non c’e’ che l’imbarazzo della scelta.
Udinese-Napoli per me e’ la partita delle partite, visto che mio padre era un napoletano doc e tifosissimo dell’Udinese. Ricordo ancora le vigilie di queste sfide che ci vedevano simpaticamente un po’ divisi in famiglia. Mio padre diceva sempre che tifava Udinese in tutte le partite tranne due e lo stesso dicevamo noi per il Napoli. Neanche la militanza di suo nipote Salvatore nelle file bianconere lo faceva vacillare e magari pendere verso i friulani.
Per i precedenti ricordo il famoso 2 a 1 del maggio 1981, era l’ultima di quel campionato ed i partenopei andarono in vantaggio grazie ad una rete dell’ex Claudio Pellegrini. Prima della fine del primo tempo, Nick Zanone falli’ un rigore, mentre nella ripresa prima il carnico Sergio Vriz e poi Manuel Gerolin ribaltarono il risultato permettendo ai friulani di salvarsi ai danni del Brescia.
Un’altra gara per me molto particolare fu quella giocata nel gennaio 1996. L’Udinese era reduce dalla vittoriosa trasferta di Piacenza, dove si impose per 2 a 0 con le reti di Bierhoff e di Salvatore Matrecano. Una vittoria sul Napoli avrebbe ulteriormente dato slancio ad una stagione che cominciava a mettere le basi per quella che poi sarebbe diventata l’Udinese degli ultimi anni e che tutti ora conosciamo. I friulani si imposero per 3 a 2 con le reti di Bertotto, Poggi e Bia, mentre Agostini (che falli’ anche un penalty) e Pecchia firmarono le reti per gli azzurri. Aver sconfitto Boskov fu per mio cugino una gioia indescrivibile.
E per finire eccoci al 3 a 1 del novembre 2010, dove una tripletta di capitan Di Natale ( il primo su rigore, il secondo con una prodezza balistica da oltre 25 metri ed il terzo addirittura direttamente da calcio d’angolo ), permise di rendere innocuo un gran goal di Marek Hamsik (al quale venne parato anche un calcio di rigore).