I ricercatori del progetto europeo Life
“MIPP” (Monitoring of insects with public participation)
coordinato dal Corpo Forestale dello Stato, hanno incontrato a
Udine, nella sede della Regione, i colleghi della Forestale
regionale ed i funzionari dell’Ufficio studi faunistici (che in
Friuli Venezia Giulia si occupa dei monitoraggi ambientali) per
un confronto informativo sui contenuti dei progetto.
Obiettivo del progetto è sviluppare e testare nuove tecniche di
controllo per cinque specie di coleotteri (Osmoderma eremita,
Lucanus cervus, Cerambyx cerdo, Rosalia alpina e Morimus
asper/funereus) che vivono nelle foreste italiane.
Le larve di questi insetti “saproxilici” si nutrono di legno
morto e giocano un ruolo fondamentale nel garantire la buona
salute di tutto l’ecosistema forestale.
Purtroppo, soprattutto nelle aree intensamente sfruttate per la
produzione di legname, l’esistenza di questi utili animali è
minacciata dalla sottrazione del legno morto, che con i suoi
micro-habitat sostiene la vita di circa il 30 per cento delle
specie di un ecosistema boschivo.
Da qui la necessità di censirne le popolazioni in tutta Italia
per capire come intervenire per scongiurarne la scomparsa, in
quanto per la loro importanza tali insetti sono stati inseriti
nella lista delle specie da tutelare dalla “Direttiva Habitat”,
disposizione della Comunità Europea il cui scopo è salvaguardare
la biodiversità degli Stati membri attraverso la conservazione
degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali.
Il progetto coinvolge già il Centro Nazionale Biodiversità
Forestale di Verona, l’Università La Sapienza di Roma,
l’Università degli Studi Roma Tre, il Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare, la Regione Lombardia ed
il Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura
(CRA-ABP) di Firenze ed è anche uno dei primi esperimenti
italiani di “citizen science”.
I cittadini, infatti, potranno aiutare i ricercatori nel
censimento dei coleotteri protetti, segnalandone la presenza
tramite un’applicazione per smartphone e tablet scaricabile
gratuitamente dal sito del progetto (www.lifemipp.eu), o
direttamente dalla pagina web del progetto Life “MIPP”.
I Forestali del Friuli Venezia Giulia hanno espresso entusiasmo
per questa questa collaborazione, che prelude alla pianificazione
di iniziative che vedranno ricercatori, forestali e cittadini
uniti nella tutela del territorio regionale per assicurarne,
attraverso la conservazione della biodiversità, la sicurezza
ambientale.
Massimo Stroppa, dirigente del Servizio Corpo Forestale
Regionale, ha sottolineato come la conoscenza della distribuzione
e dello stato di salute delle popolazioni di coleotteri, come il
Cervo volante o il Cerambice della quercia, permetterà di
proteggere alcune delle foreste relitte più minacciate dalla
frammentazione e dal prelievo di necromassa legnosa e di alberi
vetusti.