Sarà prolungata a ingresso libero fino a domenica 27 maggio 2012 l’importante mostra organizzata dal Centro Studi Pasolini di Casarsa “Organizzar il trasumanar. Pier Paolo Pasolini cristiano delle origini o gnostico moderno” che, per la supervisione del maestro Giuseppe Zigaina e del curatore Daniele Tarozzi, vede l’esposizione di dodici opere pittoriche di Pier Paolo Pasolini, accompagnate da alcune fotografie scattate da Deborah Beer sul set del film Salò (Archivio Fotografico “Deborah Imogen Beer e Gideon Bachmann”- Cinemazero) e, a Grado, dallo stesso Zigaina. Uno slittamento temporale reso obbligato dal costante flusso di visitatori e dal forte riscontro di attenzione che l’esposizione continua a suscitare intorno al misterioso impegno pittorico di Pasolini e alla lettura che ne è stata data dal maestro Zigaina, in tanti studi e con appassionata acutezza di amico, testimone e interprete.
La mostra, allestita con essenziale eleganza espositiva e corredata da un bel catalogo (ed. Marsilio), continuerà così a dar modo di apprezzare l’operosità di Pasolini nel settore, non marginale, dell’interesse pittorico, iniziato fin dagli anni friulani, a cui risale l’amicizia con Zigaina, e poi praticato con intermittenza anche in seguito. Lo comprovano le dodici opere esposte, datate negli anni Settanta e connotate da enigmatiche allusioni paesaggistiche e da essenziali ritratti in profilo, come quelli memorabili di Maria Callas e dello stesso Zigaina e uno, bellissimo, di Zanzotto.
Si tratta di un piccolo corpus di disegni su carta a tecnica mista,