La sabbia di Grado non contiene agenti
tossici e la spiaggia sarà completamente agibile già da questo
week-end.
Lo confermano i risultati delle analisi, condotte in circa un
mese da Arpa e Multiproject di Gorizia e validate oggi dalla
Conferenza dei Servizi del Friuli Venezia Giulia (organo
collegiale competente a valutare l’analisi del rischio e composto
da Regione, Provincia di Gorizia, Comune di Grado, ARPA e ASS
Isontina) riunitasi a Trieste.
Il tratto di arenile davanti a Città Giardino (circa 400 metri)
non risulta quindi interessata dalla presenza di metalli pesanti,
in quanto dagli esiti della caratterizzazione dell’area si rileva
in particolare come la ‘speciazione’ abbia definito che le forme
non mobili, non assimilabili e quindi non bioaccumulabili di
mercurio siano il 99 per cento di quelle presenti.
“Tutta l’attività d’analisi è stata fatta in tempi contenuti ma
in modo molto preciso e puntuale – afferma l’assessore regionale
all’Ambiente Sara Vito alla fine della Conferenza – ed ha portato
alla conferma, importantissima, che non c’è assolutamente alcun
rischio per la salute delle persone”.
“Sono stati fatti tutti gli approfondimenti possibili e le
conclusioni sono state che se persino una persona vivesse sulla
spiaggia continuativamente per 30 anni consecutivi non andrebbe
incontro ad alcun tipo di rischio” ha spiegato l’assessore,
sottolineando l’importanza d’aver fatto chiarezza su questa
vicenda grazie al buon lavoro dei tecnici.
Come evidenziato dall’assessore, nella gestione delle analisi
effettuate sono state valutate tutte le possibilità e, per quanto
concerne i soggetti esposti, sono stati considerati sia adulti
che bambini, compresi quelli affetti dalla sindrome “PICA”
(disturbi del comportamento alimentare).
Visti i risultati dell’analisi di rischio, la Conferenza di
servizi ha ritenuto di considerare concluso il procedimento anche
se, a maggior cautela, ha imposto un monitoraggio specifico dei
vapori outdoor di mercurio per il sito di durata annuale e con
cadenza trimestrale dei prelievi, in modo da verificare nel tempo
la permanenza delle condizioni rilevate.