Gemellaggio confermato per il secondo anno
consecutivo tra i vini bianchi del Friuli Venezia Giulia e quelli
rossi del Piemonte.
“Ritengo che si possa mettere insieme il buon cibo e la cultura
ma anche il buon vino”, ha commentato la presidente della
Regione, Debora Serracchiani, nel corso di Collissioni, il
festival di musica, letteratura ed enogastronomia in corso di
svolgimento a Barolo, dove gli estremi Nordest e Nordovest
d’Italia hanno siglato un’importante alleanza operativa.
“Siamo due territori distanti tra di loro – ha evidenziato
Serracchiani nel corso di un dibattito a cui hanno preso parte,
tra gli altri, anche il vicepresidente Sergio Bolzonello, il
presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, e il presidente
del Piemonte, Sergio Chiamparino – ma con tante cose che ci
legano. Dobbiamo cercare di mettere insieme le forze, le idee, i
tanti prodotti di qualità per creare dei percorsi nazionali ed
internazionali che esaltino il grande patrimonio culturale ed
enogastronomico che abbiamo”.
“Questo gemellaggio – ha insistito – vuole essere una sorta di
biglietto da visita che dimostri quanto gli italiani sappiano
fare le cose bene lavorando in squadra”.
“Stiamo cercando di creare le condizioni – ha proseguito la
presidente – affinché un’emanazione di Collisioni approdi anche
in Friuli Venezia Giulia, magari in una delle nostre
manifestazioni enogastronomiche, come Aria di Festa, dove il
protagonista è il prosciutto di San Daniele. Ci piacerebbe
mettere assieme – ha sottolineato – il prosciutto, gli ottimi
vini e i diversi territori che ci rappresentano”.
Sollecitata sulla valenza di Expo 2015 per tutta l’Italia,
Serracchiani ha spiegato quanto sia “necessario portare l’Expo
fuori Milano perché riteniamo sia una opportunità straordinaria
per tutto il paese. Il turista che viene a Milano per Expo – ha
detto la presidente – dopo aver visitato i padiglioni delle
regioni sarà incuriosito e deciderà, magari, di conoscere le
singole realtà perché vorrà conoscere un luogo simbolo del nostro
cibo, della nostra qualità, ma anche del nostro territorio”.
“Il Friuli Venezia Giulia – ha assicurato Serracchiani – sta
lavorando su Expo nonostante qualche difficoltà di comunicazione
con le sedi organizzative di Milano e Roma. Stiamo creando un
rapporto molto stretto con i nostri sindaci, aiutandoli a
realizzare degli eventi sul nostro territorio al fine di creare
le condizioni per cui il turista possa conoscere le varie aree
attraverso i sentieri culturali, attraverso l’enogastronomia e
l’agroalimentare, cercando di mettere insieme territorio e
prodotto”.
“Abbiamo un patrimonio culturale non delocalizzabile – ha
concluso la presidente – che dobbiamo imparare ad amare ma anche
ad utilizzare al meglio per essere quel Paese straordinario che
siamo”.
A questo proposito, è intervenuto Bolzonello che ha ribadito
“l’impegno del Friuli Venezia Giulia in un’operazione
sperimentale quanto audace, volta a mettere assieme tutte le
attività produttive, in particolare agricoltura e turismo”.
“Vogliamo promuovere il nostro territorio con il confronto, non
dicendo che siamo i più bravi. Ecco spiegata – secondo il
vicepresidente della Regione – la decisione di portare nel 2015,
il Concorso Mondiale del Sauvignon in Friuli Venezia Giulia dove
i nostri bianchi si confronteranno con i migliori bianchi del
mondo”.
Sulla necessità di fare squadra, utilizzando al meglio l’unicità
dei singoli territori, si è soffermato anche Iacop. “In Friuli
Venezia Giulia – ha affermato il presidente del Consiglio
regionale – esiste una coscienza collettiva che considera
l’insieme delle grandi individualità come una proposta di
sistema. Il grande turismo e le offerte che possiamo dare sono
legate anche alla responsabilità della politica di guidare gli
imprenditori”.