Una brusca frenata, il buio e poi un inferno di fumo, panico e grida strazianti ad oltre cento metri di profondità sulla linea metropolitana Arbatsko-Pokrovka di Mosca. Il deragliamento di un treno della metropolitana di Mosca è costato la vita ad almeno 21 passeggeri a cui si sommano 160 feriti, 42 sono gravi e lottano tra la vita e la morte. La tragedia si è verificata all’orario di punta verso le 8.30 locali (16.30 ora italiana) di martedì 15 luglio, a deragliare sono state le prime tre carrozze, che capovolgendosi sono diventate una sorta di prigione per i passeggeri. Delle cause dell’incidente non si sa molto; si pensa ad un guasto della rete elettrica, sembra anche che sia scattato un allarme e che il treno abbia frenato bruscamente causando l’uscita dai binari delle tre carrozze. Le persone evacuate sono state oltre mille, sono state impegnate oltre 141 ambulanze, 8 elicotteri e centinaia di soccorritori. Sono partite le indagini per capire la causa di questo deragliamento, gli investigatori escludono la pista terroristica, ritengono che non siano state rispettate le regole della sicurezza dei trasporti, quindi che si tratti di un incidente tecnico. Si tratterebbe del peggior incidente nella storia della metro di Mosca. La metropolitana di Mosca, con le sue 194 stazioni e una lunghezza di 325 chilometri è una delle più trafficate al mondo, fino a questo episodio non si erano verificati incidenti gravi e la metro era considerata una delle più puntuali ed efficienti. Il presidente Putin, che si trova in Brasile è stato informato dell’accaduto e ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, inoltre il primo ministro Medvedev ha detto che ci sarà un risarcimento per ciascuna famiglia delle vittime e per i feriti.