Dopo il vittorioso esordio di fine agosto nell’incontro casalingo contro l’Empoli e la pausa per gli impegni della “nuova” Nazionale di Antonio Conte, sabato sera l’Udinese sara’ di scena allo Juventus Stadium di Torino contro la squadra campione d’Italia che in panchina sara’ guidata da Massimiliano Allegri, proprio in sostituzione del neo CT.
Sara’ un incontro tra “bianconeri” e tra “capoliste”…a parte le battute la gara delle 20.45 sara’ probabilmente il match piu’ significativo della seconda giornata perche’ la Juventus deve confermare il suo ruolo, dopo tre anni di dominio e la risicata vittoria, piu’ nel punteggio che nella sostanza, ottenuta al Bentegodi contro il Chievo e gli uomini di Mr Stramaccioni hanno l’occasione per poter fare subito una vittima illustre.
Dico questo perche’ solitamente gli squadroni e’ meglio incontrarli ad inizio stagione, quando sono ancora in fase di rodaggio ed oltre a questo motivo c’e’ da aggiungere che nonostante una rosa ben assortita i torinesi giungeranno a questo incontro privi di 3/4 titolari ed alla vigilia del primo impegno di Champions League (che secondo me resta per loro l’obiettivo principale).
La gara comunque si presentera’ sicuramente difficile, ricordiamo che nella passata stagione nessuna squadra e’ uscita indenne dallo Juventus Stadium, appunto 19 vittorie su 19 incontri e l’ Udinese nelle precedenti esibizioni esterne a Torino ha raccolto in 40 partite 30 sconfitte, 4 pareggi e 6 successi.
Non vinciamo dal 30 gennaio 2011 (1-2) e non pareggiamo addirittura dal 18 marzo 1990 (1-1). L’impresa che ricordiamo con piu’ piacere fu la vittoria per 0-3 ( 13 aprile 1997 ), dove l’Udinese di Zaccheroni si impose giocando in dieci per quasi tutto l’incontro. Da li’ nacque quello che sarebbe diventato il 3-4-3 (marchio di fabbrica di Zac), perche’ in quella circostanza il Mr di Cesenatico non snaturo’ il suo modulo e gioco’ appunto quasi tutta la partita con il 3-4-2.
L’anno scorso, invece, la spuntarono i campioni d’Italia, quando nel recupero, un colpo di testa di Llorente pose fine alla resistenza della squadra friulana che comunque nel corso della gara ebbe anche le sue chances.
Bene proprio questo precedente, visto che stavamo per essere l’unica squadra a non perdere a Torino, deve essere di buon auspicio e se vedremo l’Udinese del secondo tempo dell’esordio, certo al cospetto di un avversario di tutt’altro spessore, e confidando sulla crescita del nostro gioco sono sicuro che l’esito non sara’ cosi’ scontato come anche i pronostici indirizzano.
Chiudiamo con una curiosita’ legata al numero 37: 37 sono i punti che ci mancano alla fatidica “quota 40” (obiettivo minimissimo della stagione), 37 sara’ il numero dell’ex piu’ recente della gara ( il tucumano Pereyra, approdato quest’anno alla corte di Allegri ) ed infine sabato 13 manchera’ un mese esatto al 37° compleanno del nostro straordinario capitano Antonio Di Natale. Questo anche per dire di non stare piu’ a pensare che Toto’ non e’ piu’ giovane e/o che gli mancano 5 goal ai 200 in serie A o 10 per raggiungere “divin codino Baggio”, tutto quanto verra’ raggiunto e superato molto prima di quanto pensiamo, perche’ l’eta’, soprattutto per il capitano resta meramente un dato anagrafico…