L’iniziativa è stata voluta dal presidente Fontanini e dall’assessore Musto per favorire la conoscenza degli eventi più importanti e incentivare il turismo storico verso i luoghi del tragico conflitto
Con l’intento di favorire la conoscenza degli episodi più importanti, anche inediti, ed il turismo storico verso i luoghi della Grande Guerra la Provincia di Udine propone una serie di incontri con qualificati e conosciuti studiosi.
Si tratta di un doveroso omaggio – evidenzia il presidente Pietro Fontanini – ad un evento che segnò profondamente il Friuli, in particolare il Capoluogo friulano, che passò alla storia come la capitale del conflitto. Secondo l’assessore alla Cultura Francesca Musto, l’anniversario, che viene spesso vissuto con una portata retorica, deve diventare un’occasione di riflessione su se stessi e sul nostro Paese. “Per questo la Provincia di Udine ha inteso impegnarsi nella divulgazione e nell’approfondimento degli avvenimenti che interessarono il nostro territorio nelle fasi precedenti, concomitanti e successive al conflitto”.
Il ciclo di incontri, in calendario da settembre a dicembre nel salone di palazzo Belgrado con inizio alle ore 17.30, si aprirà con l’intervento del prof. Elpidio Ellero che parlerà, nella giornata di venerdì 26 settembre, su “La battaglia di Caporetto”. Seguirà venerdì 10 ottobre la conferenza “Dagli Asburgo ai Savoia” a cura di Marina Rossi e Bernardino de Hassek. L’editore Paolo Gaspari con il prof. Enrico Folisi, incentreranno il loro intervento venerdì 31 ottobre su “Il senso della Patria nella Grande Guerra”. Venerdì 7 novembre il prof. Marco Pascoli parlerà sul tema “La battaglia della Val Resia”. La penultima conferenza su “la Guerra degli italiani dell’impero austro-ungarico” è affidata al prof. Roberto Todaro nella giornata di giovedì 20 novembre. Il ciclo di incontri si chiuderà venerdì 5 dicembre con la conversazione su “Le battaglie del Carso”, a cura di Mitja Juren, P. Pizzamus e N. Persegati.
Come si vede – chiosa Fontanini – la nostra iniziativa discende dalle volontà di trasmettere alla nostra comunità, in particolare alle nuove generazioni, la conoscenza e l’importanza di questi eventi e, come gli stessi, hanno contribuito a costruire la storia dell’Europa. Un impegno che continuerà nei prossimi mesi e anni – conclude la Musto – per comprendere meglio ciò che significò la tragedia della guerra e per non dimenticare mai la nostra Storia.