Il presidente della Provincia invita tutti i Comuni a fare festa e a esporre le bandiere con l’aquila del Friuli
“La modernità è la capacità di ripensare il passato” sosteneva il grande artista catalano Antoni Gaudì. Ed è proprio per guardare all’avvenire che i friulani debbono cogliere l’opportunità che sta nel non dimenticare le proprie radici. Imperdibile occasione, tornano anche quest’anno le celebrazioni per la Festa del Friuli. Festa che, ha ricordato il presidente della Provincia di Udine nel corso della conferenza stampa di presentazione del calendario degli eventi, si celebra il 3 aprile di ogni anno data in cui si ricorda la nascita dello Stato Patriarcale di Aquileia. L’Imperatore Enrico IV, tornando da Canossa dove gli era stata tolta la scomunica da Papa Gregorio VII, viene salvato da Sigeardo di Beilstein, Patriarca di Aquileia, che lo aiuta a fuggire all’attacco dei nobili che lo minacciavano.
Per ringraziarlo della fedeltà e dell’aiuto prestato, il 3 aprile del 1077 l’Imperatore Enrico IV firma la bolla imperiale che conferisce al Patriarca Sigeardo il potere temporale: per la prima volta l’area che comprende i territori del Friuli, Carnia, Cadore, e anche zone che oggi sono in Austria, Slovenia e Istria, è governata da una autorità locale e autonoma che ha sede in Aquileia. Quest’anno ci saranno numerosissimi eventi in diverse località del Friuli, il clou delle manifestazioni sarà però tra Carlino, Muzzana del Turgnano e San Giorgio di Nogaro. Le iniziative sono state organizzate oltre che dalla Provincia di Udine, dai Comuni di Carlino, Muzzana e San Giorgio di Nogaro, dall’Istitût Ladin Furlan “Pre Checo Placerean”, con la partecipazione della Regione, della Provincia di Pordenone, delle Diocesi di Gorizia, Concordia-Pordenone e Udine, dall’Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef), dal Centro interdipartimentale di ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli (Cirf), dall’Ufficio scolastico regionale e dalla Società Filologica friulana con il sostegno di Unicredit Banca.
Come è stato sottolineato dal presidente nel corso della conferenza, il 3 aprile rappresenta un momento fondamentale per la comunità friulana, una festa per ripensare in chiave moderna le forme di autogoverno e rappresentatività che hanno caratterizzato la Patria del Friuli. Oggi anche in Friuli il fenomeno della globalizzazione rischia di far dimenticare alla gente la propria identità di popolo, offuscando l’amore per la propria terra, la propria lingua e le proprie tradizioni. Accendere i riflettori sul 3 aprile vuol dire guardare a grandi traguardi già raggiunti, come l’autonomia e la democrazia espresse attraverso un autonomo Parlamento o la grande capacità economica a vocazione internazionale, per tagliarne di nuovi: i mercati internazionali, la stessa nostra autonomia richiedono sempre più una precisa identità che ci aiuti a differenziarci e a qualificarci. Come abbiamo riportato sulla brochure che raccoglie tutti gli eventi in programma per il 3 aprile in distribuzione su tutto il Friuli, ha aggiunto il presidente, il confronto e il dialogo con gli altri non può prescindere dalla coscienza di sé, pena la subordinazione sociale e intellettuale. Il presidente della Provincia ha concluso con un invito rivolto a tutte le amministrazioni comunali e a tutti i friulani: il 3 aprile esponete l’aquila del Friuli. Per chi non ne avesse, a palazzo Belgrado ce ne sono e le distribuiremo gratuitamente, fino a esaurimento scorte, a chiunque ne farà richiesta.
Come ha riferito il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Daniela Beltrame, in occasione dell’anniversario del 3 aprile, l’Ufficio scolastico assieme alla Provincia e all’Arlef hanno organizzato il concorso “Emozions furlanis in viaç pal teritori”. Il concorso, aperto alle scuole dell’infanzia, alle scuole primarie e secondarie di primo grado delle province di Gorizia, Pordenone e Udine, ha visto la partecipazione di una quarantina di scuole, facendo pervenire una cinquantina di progetti. Il primo premio della sezione scuola dell’infanzia è andato al cartellone “La bandiere de mê Patrie” realizzato con tutti i calchi, prima dipinti poi ritagliati, di tutte le manine dei bambini della scuola dell’infanzia di Rualis. Nella sezione scuola primaria sono risultati vincitori i lavori multimediali della classe 3^ di Moruzzo e della classe 5^ di Colloredo di Monte Albano. Nella sezione scuola secondaria di primo grado ha vinto il video esibizione musicale di “Stelutis Alpinis”e la “Vinca”.
La dottoressa Beltrame ha presentato altresì i dati relativi alla situazione della lingua friulana nelle scuole della regione, distinte per grado (tabella in allegato, ndr): nell’anno scolastico in corso sono ben 30 mila 250 le famiglie che hanno scelto di inserire la lingua friulana tra le materie di studio dei propri figli.
Alla conferenza stampa erano presenti ,oltre a l presidente della Provincia di Udine on. Pietro Fontanini, il direttore dell’Arlef William Cisilino, il segretario dell’ dall’Istitût Ladin Furlan “Pre Checo Placerean” Geremia Gomboso, il vice sindaco e il consigliere del comune di San Giorgio di Nogaro, rispettivamente, Daniele Salvador e Luigi del Piccolo, il sindaco di Carlino Diego Navarria, l’assessore alla cultura del comune di Carlino Gisberto Mian, il sindaco del comune di Muzzana del Turgnano Vittorino Gallo e il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Daniela Beltrame.