L’ Udinese ha perso.
Ha perso la voglia, ha perso la fame, ha perso l’ umiltà che l’ ha portata fino a qui e queste cose ci fanno molto arrabbiare. Sono queste le cose che a fine partita preoccupano Stramister. Già mi vedo Stancovic nello spogliatoio con la bottiglia spezzata alla gola di qualcuno, un p’ò come nei peggiori bar di Caracas, mentre gli urla che deve bruciare l’ erba e non pascolare per il campo. Forse la spumeggiante vittoria contro l’ Atalanta ha messo nella testa di alcuni giovanotti bianconeri troppi grilli.
E’ vero non bisogna temere nessuno, bisogna essere ambiziosi, ma non perdere mai di vista i traguardi che vanno raggiunti per gradi.
Quando dopo un minuto, con un tocco del solito del solito Totò, ti ritrovi in vantaggio tutto sembra semplice. Finchè un fabbro reinventato terzino goleador inventa il tiro della domentica che s’ insacca imparabilmente. Poco male l’ Udinese spinge, la grinta c’è, poi Fernandes, quest’ anno l’ ombra del giocatore che lo scorso campionato ha incantato Udine, decide per un involontario regalo, con uno sciagurato passaggio indietro ad un incredulo Karnezis che nulla può, quando il numero 24 avversario, con un nome molto simile ad un lassativo, si inserisce, la colpisce male e comunque lo ‘purga’ portando il Genoa in vantaggio.
Smarrimento, sbigottimento, il sole del Friuli lascia il posto al gelo. I rossoblù prendono coraggio e si rischia non poco. Di Natale, lo abbiamo sempre detto, sarebbe un perfetto trequartista, piedi buoni ed ottima visione, per giocare come faceva un certo Roberto da Caldogno, forse lo ricorderete come Roby Baggio. E così fa dando una palla perfetta a Widmer che insacca. Il tè caldo va giù meglio dopo il 2 a 2 e si ricomincia anche bene. Se da una parte c’è Di Natale dall’ Altra c’è Matri e se lo fai tirare da dentro l’ area ti ritrovi sul 2 a 3. Da qui inizia una partita, soprattutto da parte bianconera, piena di errori che portano il Genoa a segnare ancora. Il risultato? Una squadra battibilissima, a cui si è regalato troppo, che non ha sbagliato quasi nulla e si è meritatamente presa tre punti con un’ Udinese che ha mostrato grossi blackout. Una metamorfosi che non ci aspettavamo e che speriamo faccia storia a se, anche perchè la prossima settimana si và in terra siciliana a trovare un Palermo che forse ha più fame di noi.