Documentario che racconta la vita quotidiana in un villaggio del Congo,in prima visione assoluta a Padova
Venerdì 7 novembre 2014, ore 21.00
Cinema Teatro Multisala MPX
Via Bonporti 22 – Padova
Vi siete mai chiesti come si vive in un villaggio africano? Come sia la giornata di una famiglia, tra scuola e necessità di sopravvivenza?
Wamba, non è un nome di un calciatore, non è un nuovo software, nè un gruppo musicale, ma un villaggio nel cuore dell’Africa, difficile da raggiungere, dove le grosse associazioni non arrivano e qui opera Sonia Bonin Mansutti con i volontari della Onlus S.O.S. Questa associazione, ci racconta Sonia, ha iniziato a prendere vita dopo un indimenticabile viaggio in Tanzania. Una mia amica mi chiese se l’ accompagnavo, anche perchè avrei potuto aiutarla con l’ inglese. Non ero mai stata in Africa ed ero titubante, ci andai e fu una folgorazione da cui attinsi a nuova vita. Mi resi conto di cos’ è l’ Africa, di cosa ha bisogno, e da qui sbocciò l’ idea di S.O.S che nel 98 diventa onlus e si occupa di adozioni a distanza e del sostegno ad alcuni medici del Cuamm che radunano più di 3000 orfani mutilati in seguito alla tragedia del Ruanda, costruisce scuole, ponti, bacini per l’acqua, mulini per macinare il grano, reparti ospedalieri e dispensari in molte parti dell’Africa come Congo, Somalia, Senegal e Tanzania. Per il venticinquesimo anno dell’ organizzazione, Sonia ha pensato di realizzare un filmato che mostri quella parte dell’ Africa che non conosciamo, un’altra faccia dell’Africa, una faccia incredibilmente umana: l’Africa delle donne che escono di casa ogni mattina con i loro vestiti colorati. Della loro voglia di cantare, di un paese che con l’ aiuto di molti cresce, impara e riesce a sognare ed a far sognare, senza dimenticare che i problemi ci sono e non vanno sottovalutati, ma c’è anche altro.
Il filmato è stato realizzato dai registi padovani Vinicio Stefanello e Francesco Mansutti.
“Un giorno a Wamba”, è uno straordinario documentario che sarà proiettato in prima visione nazionale il 7 novembre al Cinema Teatro MPX a Padova, è uno sguardo sulla vita quotidiana di due bambini che vivono nel cuore del Congo; un documentario senza retorica, che non vuole raccontare un’idea di Africa, ma che semplicemente osserva e presta al pubblico i suoi occhi. Wamba è un villaggio perso nell’immensa foresta pluviale africana. Siamo nel Nord-Est della Repubblica democratica del Congo, a 2.000 chilometri dalla capitale Kinshasa. Su Google-maps è una grande macchia verde.
Un’area martoriata, prima dalla colonizzazione belga, poi dalle guerre e ribellioni che si sono succedute senza fine. L’isolamento è quasi totale. Non esistono strade degne di questo nome. Economia, istruzione, sanità e, in breve, tutta la vita, rispecchiano l’assoluta difficoltà e contraddizione di uno dei Paesi tra i più poveri del mondo, ma anche tra i più ricchi di risorse naturali.
“Un giorno a Wamba” è un docu-film che si può descrivere con tre aggettivi: delicato, sincero, poetico.
Racconta una giornata qualunque della vita di due bambini, Euphrasie e Ignace. Dall’alba al tramonto, lungo quelle 12 ore di luce che scandiscono il “tempo attivo” di questa comunità. Un tempo in cui l’energia elettrica è un lusso per pochissimi e dove l’acqua, il cibo, la salute, la scuola sono beni mai scontati e da conquistare con difficoltà e fatica giorno per giorno. Così la giornata di Euphrasie e Ignace vive di una normalità che agli occhi degli occidentali sembra straordinaria e impossibile. Una vita che sembra non avere futuro se non nella speranza di questi ragazzini e di quanti, laggiù, in quel grande villaggio di capanne in mezzo alla foresta, lottano per un domani migliore.
Per fare un giorno a Wamba c’è voluto un mese di riprese. Per capire Wamba ci sono voluti i 14 anni in cui la S.O.S – Solidarietà Organizzazione Sviluppo – ha operato su quel territorio. Una sinergia che ora, in occasione dei venticinque anni di attività dell’associazione, si festeggia con la prima assoluta di questo film.
“L’ho ben studiato che l’umanità è nata qui, in Africa”, racconta Vinicio Stefanello, autore insieme a Francesco Mansutti del docu-film. “Ma solo ora, non so bene perché, ne sono sicuro. Un uomo è sempre un uomo. Un bambino sempre un bambino. Una donna sempre una donna. Ovunque siano nati. E’ una cosa che ho sempre saputo, me l’hanno insegnato i miei genitori. Ma a Wamba ho toccato con mano che c’è un abisso tra ciò in cui credi e quanto sei disposto a dare e fare per metterlo in pratica”.
“Un giorno a Wamba” è un documentario nato per festeggiare i venticinque anni di attività della SOS, Solidarietà Organizzazione Sviluppo – ONLUS, e sarà proiettato in prima assoluta il 7 novembre alle ore 21 al Cinema Teatro MPX.
Il costo del biglietto è di € 8 e il ricavato sarà destinato al Centro Oftalmologico “SILOE” di Isiro, nella R.D. del Congo.
Per informazioni e per la prevendita: tel. 049 754920 – 335 371285 info@sosonlus.org
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