Sotto una pioggia incessante retta bene sia dal terreno che dagli uomini in campo, allenatori inclusi i quali non ne hanno persa nemmeno una goccia, Udinese e Cesena si sono dati battaglia dando vita, nonostante tutto, ad una gara piacevole. Non fraintendete, la gara è stata piacevole ciò non significa che non ci siano stati errori, e segnali di pericolo ad evidenziare i problemi delle due squadre. Si rivede Scuffet che da subito e per un paio di volte, ci ricorda che le palle alte in uscita per lui sono ancora un problema e su una di queste, con la complicità di una difesa allegra oggi composta ha Bubnic Danilo e Belmonte dopo pochi minuti ci si ritrova ad inseguire. Il Cesena è poca cosa anche perchè Bisoli ha fatto molto Turn-over ma ci mette grinta e soprattutto corsa che all’ Udinese, di questo periodo, manca. Pasquale sulla fascia spinge e mette bei cross, Gejio si muove bene ma sciupa molto, Fernandes sembra rinato e sforna assist ottimi, Pinzi e soprattutto il solito inossidabile Allan hanno il fuoco dentro e si vede. Il pareggio di Allan su suggerimento di Fernandes arriva dopo pochi minuti e poi proprio Bruno con un bel tiro che accarezza il 7 chiude il tempo sul 2 a 1. Al rientro il pallino è sempre dell’ Udinese così come le disattenzioni difensive che su uno dei pochi cross del Cesena inchiodano il risultato sul 2 a 2 fino ai supplementari, dove con l’ ingresso di Kone e Thereau si confeziona un 4 a 2 che a gennaio porterà i bianconeri ad affrontare il Napoli. Come dicevamo la partita è stata gradevole, per una volta non si è snobbata la coppa nazionale, ma sono venuti a galla i limiti di alcuni giocatori che giustificano, almeno in parte, l’ uso dei sempre soliti noti da parte di Strama.
Ieri si è visto un p’ò di gioco in più, forse perchè Fernandes vestito da rifinitore si è rimesso a giocare come sa, forse perchè Pasquale ha macinato chilometri portando su palloni e facendo molti cross, magari perchè questa squadra ha ancora in testa il 352 pur se modulato come si preferisce, certamente bisogna tenere presente chi c’era di fronte e che per domarlo ci son voluti 120 minuti, ma qualche luce pur sotto la pioggia si è vista, ora con la fatica sulle gambe e l’ euforia in testa, vediamo di non ripiombare nel buio domenica per il secondo incontro alla scala del calcio.