L’Udinese rimane quella di sempre: imprevedibile e sregolata. Il successo del Meazza contro l’Inter cancella la pessima figura fatta nello stesso stadio contro il Milan solo sette giorni prima e rilancia le quotazioni di una squadra in evidente apnea fino a domenica scorsa. Soprattutto nell’intervallo della gara qualcosa deve aver scosso la testa dei bianconeri se è vero che la ripresa ha visto una Udinese più volenterosa e arrembate, finalmente desiderosa di giocarsela ad armi pari.
A questo punto diventa impronosticabile la prossima sfida contro il Verona in casa. Vuoi per la crisi dei veneti che molto si giocheranno al Friuli, vuoi per la comprovata aleatorietà delle prestazioni dei nostri, anche contro i gialloblu di Mandorlini la tripla aleggia nell’aria.
Ovviamente ci auguriamo di sbagliare e che domenica le zebrette sappiano dare continuità a quanto mostrato a San Siro, ma è chiaro che anche solo dal punto di vista tattico la gara contro gli scaligeri sarà totalmente diversa. Il Verona non lascerà gli stessi spazi dei nerazzurri e probabilmente agirà di contropiede, chiudendosi ancora di più se inopinatamente dovesse trovare il vantaggio.
Di buono intanto c’è che Stramaccioni recupera quasi tutti i pezzi mancanti: Kone torna in gruppo e anche G. Silva scalpita per il rientro. Muriel poi pare aver accelerato il recupero e per domenica potrebbe quantomeno sedere in panchina. Ancora out Domizzi per squalifica.
La squadra scaligera dal canto suo deve fare i conti con un periodo nerissimo, solo due punti nelle ultime cinque partite, con una infermeria abbastanza piena. Martic, Jankovic e Ionita sono in forte dubbio per domenica, senza contare la squalifica di Marquez. Qualche rivoluzione in difesa e a centrocampo per Mandorlini insomma, con Toni e Nico Lopez coppia quasi comandata in avanti.
Pochissimi i precedenti in serie A, a Udine, tra le due formazioni. In tutto si contano 12 partite con 6 vittorie per l’Udinese contro le 2 del Verona. Proprio l’anno scorso, al loro ritorno nella massima serie, gli ospiti espugnarono il Friuli grazie alla doppietta di Toni e al sigillo di Iturbe, mentre l’ultimo successo casalingo risale al campionato 2001/2002 in virtù del 2-1 finale a firma Pinzi, Muzzi e Oddo per i veronesi.
A dirigere il derby del triveneto tra Udinese e Hellas Verona è stato designato un direttore di gara veneto, il sig. Peruzzo di Schio che esordì nel 2009 proprio dirigendo le zebrette, ma in trasferta a Cagliari, gara che i nostri persero per 2 a 0.