Beneficiari: 89 enti pubblici e oltre 1000 soggetti privati
Tra i beneficiari anche l’azienda ospedaliera “Santa Maria della Misericordia” di Udine
Ammonta a 2 milioni 781 mila euro l’importo che, in sette anni, dal 2007 a dicembre 2014, la Provincia di Udine ha concesso per l’esecuzione di bonifiche e interventi per lo smaltimento dell’amianto sulla base delle richieste di contributo presentate da enti pubblici e soggetti privati. La quota più consistente delle risorse stanziate dall’Ente è stato destinato alle amministrazioni pubbliche: i contributi concessi ammontano, infatti, a 1 milione 978 mila euro per complessive 89 domande accolte; 803 mila euro, invece, sono stati riservati ai privati per un totale di 1007 istruttorie registrate e un contributo medio del valore di circa 800 euro. Della cifra impegnata su questo capitolo dalla Provincia di Udine sono stati liquidati 1 milione 630 mila euro di cui 975 mila per enti pubblici e 654 mila per contributi ai soggetti privati. Una differenza – quella tra il contributo concesso ed erogato – dovuta al fatto che anche queste risorse sono state soggette ai vincoli alla spesa capitale imposti dal patto di stabilità. Inoltre, i contributi vengono erogati a rendicontazione, quindi alla conclusione degli interventi che per gli Enti Locali, specie negli ultimi due anni, sempre a causa del patto, hanno subito un rallentamento. A fare il punto sugli interventi sostenuti, l’assessore provinciale all’ambiente Carlo Teghil. “Questi contributi hanno permesso di bonificare diversi edifici e spazi di utilizzazione collettiva come stabilito dalla legge. La finalità di questi importanti interventi – specifica Teghil – è mettere in sicurezza cittadini e l’ambiente dalle possibili e gravi conseguenze che la dispersione delle fibre di eternit in atmosfera può provocare. Nel 2015 continueremo a liquidare i contributi già concessi”. Teghil formula anche l’appello alla Regione e al Governo centrale di escludere gli interventi di bonifica e rimozione amianto dal patto di stabilità stante l’importanza rivestita per la salute pubblica dei cittadini.
In parallelo all’attività contributiva, nel corso degli anni, la Provincia di Udine ha compiuto controlli sulla presenza di amianto nelle scuole superiori (sono circa una settantina gli immobili in gestione per oltre 21 mila alunni frequentanti) bonificando le situazioni che richiedevano, in base alla normativa, i necessari adeguamenti allo scopo di garantire e tutelare la salute degli studenti, dei docenti e del personale scolastico. Allo stato attuale non risultano situazioni di pericolosità.
Gli interventi di rimozione eseguiti dai soggetti privati hanno riguardato prevalentemente le bonifiche di garages, tettoie, depositi, pollai ed alcune civili abitazioni. L’amianto è stato usato in passato in maniera diffusa con molteplici impieghi prima che ne venisse riconosciuta la pericolosità e quindi la necessità di sostituirlo con altri materiali. L’intervento della Provincia ha favorito un consistente numero di interventi di rimozione e smaltimento di eternit contribuendo ad una significativa sanificazione del territorio.
Tra gli interventi di maggiore rilevanza per la quota di finanziamento concessa a beneficiari del settore pubblico rientrano i 67 mila euro assegnati all’Azienda Ospedaliera Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine per lavori di rimozione e smaltimento materiali nel seminterrato del padiglione Insiel; 92 mila euro al Comune di Reana del Rojale per interventi su diversi fabbricati dell’ex caserma Nanino; 120 mila euro, invece, il contributo destinato al Comune di Latisana per un intervento sulla copertura della scuola elementare del capoluogo; 87 mila euro sono stati concessi all’amministrazione comunale di Cercivento per la rimozione di materiali contenenti amianto da un edificio già adibito a scuola materna comunale; circa 45 mila euro sono stati invece assegnati al Comune di Mortegliano per la bonifica della copertura di un fabbricato adibito a magazzino comunale. In corso di concessione 161 mila euro al Comune di Cividale per smaltimento amianto dalla copertura del Centro di raccolta rifiuti urbani “Ex Macello”, del magazzino di Sanguarzo e della palestra di Carraria.