Seguo e tifo l’Udinese da almeno 30 anni. Praticamente dacché ho preso coscienza del gioco del calcio mi entusiasmo e soffro per le gesta della squadra bianconera (quella vera) del nordest. E in poco più di 30 anni non ricordo sinceramente un momento così depresso e deprimente nella storia delle zebrette. Beninteso, non si fa riferimento ai risultati sportivi in termini di permanenza in serie A, per i quali non si può muovere alcuna rimostranza. Quello che invece amareggia è la china presa dalla squadra negli ultimi due anni: impoverimento tecnico, prestazioni sottotono e caduta a picco dell’entusiasmo del tifoso che ormai mal digerisce il prezzo sportivo pagato dalla società a beneficio degli introiti da mercato a tutti i costi, vendendo il vendibile, mentre preziose risorse finanziarie e tecniche vengono incanalate verso le squadre estere della holding. Ognuno è padrone dei suoi soldi, ci mancherebbe, ma io non credo che la deriva intrapresa piaccia poi molto alla tifoseria friulana Se salvarsi in questa mediocrità si deve barattare con una continua ridda di voci di mercato in uscita e alla solita sfornata di ragazzini a settembre, ebbene è inutile poi lamentarsi dei fischi che alfin son giunti anche al Friuli.
L’ultima sconfitta interna contro il Palermo non rappresenta nulla di strabiliante, semplicemente da una parte c’era una squadra con evidenti limiti tecnici e caratteriali e dall’altra una che, sebbene neopromossa, è il frutto di una società che nel contesto sportivo del gioco pallonaro ha cercato di modulare un undici adatto a ben figurare nella massima serie.
Non vorremmo sinceramente assistere da qui alla fine ad un’agonia condita da uno stillicidio di sconfitte e brutte figure, almeno salviamo la dignità a partire dalla trasferta contro il Chievo. Quella contro i clivensi può dire molto sulle reali ambizioni del gruppo di Stramaccioni per questo finale.
Il bilancio della sfida tra zebrette e scaligeri si riassume in 4 vittorie Chievo, 5 pareggi, 3 vittorie Udinese. Bilancio in quasi perfetta, e sorprendente, parità quello di questo giovane derby “alternativo” del Triveneto, dove le zebrette cercheranno il controsorpasso sui gialloblù, nonché di uscire dal lungo tunnel della crisi, con appena due vittorie nelle ultime 16 partite. I friulani hanno perso solo uno degli ultimi 6 confronti giocati sul campo del Chievo, quello dello scorso campionato, 2-1 il 22 settembre 2013, con illusorio vantaggio ospite di Maicosuel, e rimonta griffata Pellissier e Luca Rigoni. Confronto storicamente avaro di gol, solo 25 quelli segnati nei 13 confronti di campionato, compreso l’unico giocato in B, lo 0-1 del 5 febbraio ’95, ma ricco di reti è stato l’ultimo pareggio, il 2-2 dell’11 novembre 2012, caratterizzato da tre gol di difensori: Andreolli per il Chievo, e Angella per l’Udinese.
Fischio d’inizio previsto per le 15 di Domenica 19 Aprile, agli ordini del sig. Massa di Imperia.