È stata una delle prime associazioni in Italia a creare un proprio gruppo di Self-Advocates formato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale in grado di autodeterminarsi ed auto rappresentarsi. Per questo motivo l’Anffas Udine ha potuto presentare la sua importante esperienza a Roma il 21 e 22 maggio durante Europe in action 2015, la conferenza annuale di Inclusion Europe, l’associazione europea di persone con disabilità intellettiva. «È stato un onore per noi – spiega la presidente dell’Anffas Udine Maria Cristina Schiratti – partecipare a quello che il presidente dell’Anffas nazionale Roberto Speziale ha definito un momento epocale per la promozione dei diritti delle persone con disabilità intellettiva e della loro partecipazione diretta in tutti gli ambiti che riguardano le loro vite, confermando le famiglie come principale supporto».
È stato in particolare l’intervento di Francesca Stella, Self-Advocate dell’Anffas Udine a catturare l’attenzione dei circa 350 partecipanti che provenivano da tutto il mondo. «Francesca – continua Maria Cristina Schiratti – ha raccontato ai partecipanti le sue esperienze di vita, dal percorso di studi alle sue occupazioni, dimostrando come sia possibile anche per una persona con disabilità intellettiva e/o relazionale votare, gestire un bancomat o una carta di credito, vivere da sola, lavorare e ottenere un compenso, utilizzare autonomamente i mezzi pubblici. Eppure molte di queste “conquiste” per molti ragazzi sono ancora un’utopia com’è stato dimostrato dal mini sondaggio che abbiamo preparato come Anffas Udine intervistando diverse persone con disabilità che vivono nella provincia di Udine. In molti ad esempio, pur volendo vivere da soli o con il fidanzato o fidanzata, vivono ancora in famiglia.
Un’alta percentuale del gruppo poi non vota, non esce la sera, non ha un lavoro retribuito e non gira da solo per il proprio paese anche se lo vorrebbe. Le quattro giornate (due di Europe In Action e due dell’assemblea nazionale annuale dell’Anffas) hanno sancito in maniera inequivocabile il diritto e il desiderio delle persone con disabilità a far sentire la propria voce e hanno fatto capire a tutti noi quanto sia importante la Self-Advocacy e che solo attraverso il sostegno e lo sviluppo dell’auto-rappresentanza si potrà garantire la concreta applicazione della Convenzione Onu». Nel corso della conferenza oltre a Francesca Stella, infatti, sono intervenuti direttamente altri Self-Advocates che hanno portato decine e decine di testimonianze sulla capacità legale, la partecipazione politica, l’accessibilità, la salute, l’istruzione e la vita nella comunità.
Al termine della conferenza è anche stata prodotta la “Rome Declaration on Promoting and Sustaining Self-Advocacy in Europe” dove non solo si spiega l’importanza dell’auto-rappresentanza, ma vengono anche riportate le richieste dei self-Advocates, compresi i rappresentanti dell’Epsa (European Platform of Self-Adovcates). Questo documento è stato immediatamente approvato e adottato dall’Anffas durante l’assemblea nazionale proprio grazie alla mozione presentata da Francesca Stella, Self-Advocate di Anffas e su cui poi si è basata l’Assemblea stessa. Illuminanti le parole conclusive della Dichiarazione di Roma: «Insieme noi ci assicureremo che la nostra sia l’ultima generazione di persone con disabilità intellettiva che vive discriminazioni, esclusione e negazione dei propri diritti!».
In particolare quattro i punti per i quali Anffas onlus si è impegnata: l’inclusione scolastica, l’occupazione e il diritto al lavoro, il diritto all’abitare per garantire sia la de-istituzionalizzazione sia la libertà per le persone con disabilità di poter scegliere dove e con chi vivere e, infine, agire come promotore del cambiamento della comunità per renderla più inclusiva.