Il titolo di quest’articolo, oltre ad essere una frase che spesso ci sentiamo ripetere a mo’ di consolazione quando siamo un po’ giù di corda, è senza dubbio una verità lapalissiana, della quale potremmo facilmente avere prova se andassimo in un campo di girasoli e osservassimo attentamente il movimento quasi impercettibile delle loro corolle, orientate verso il sole anche in una giornata di pioggia. Dopo esserci convinti che questa non è una “frase fatta” ma una verità pura e semplice, dovremmo avere la forza di farne un modus vivendi, cercando di trovare il lato positivo dietro (o dentro) ad ogni disavventura, disgrazia o problema che siamo chiamati ad affrontare nella vita.
È proprio questo l’atteggiamento dei ragazzi seguiti dalla cooperativa sociale “I Girasoli”, che, come tutte le cooperative gestite dal “Consorzio Sintesi” di Roma, si occupa dell’inserimento lavorativo di soggetti disabili e svantaggiati; per tredici di questi ragazzi, affetti da Sindrome di Down o altre disabilità intellettive, lavorare significa prestare servizio alla “Locanda dei Girasoli”, in via dei Sulpici 117 a Roma, nell’antico quartiere del Quadraro.
La Locanda ha aperto i battenti nell’ormai lontano 1998, per volere di un gruppo di genitori che in questo modo pensavano di garantire un’occupazione (e quindi un futuro migliore) ai propri figli; si trattava di uno splendido progetto sociale, ideato all’inizio per quattro ragazzi Down, che tuttavia puntava più alla loro integrazione che alla sostenibilità dell’impresa: per questo negli ultimi anni, complice la crisi economica, la Locanda ha dovuto superare numerose difficoltà e, se nel 2013 il “Consorzio Sintesi” non avesse deciso di prendere “I Girasoli” sotto la sua ala protettiva, forse oggi non esisterebbe.
Dall’inizio del nuovo corso, inaugurato venerdì 15 novembre 2013, la “Locanda dei Girasoli” è diventata una grande famiglia, dove i ragazzi, gli operatori che li seguono, ma soprattutto i clienti si sentono completamente a proprio agio, perché al suo interno l’atmosfera è cordiale e accogliente; se appena entrati gli avventori sono titubanti e un po’ spaventati dal confronto con la diversità, in breve tempo vengono catturati dal piglio gioviale dei camerieri e del personale di cucina, che non perdono occasione di manifestare loro riconoscenza e gratitudine attraverso vivaci scambi di battute oppure concedendosi per una foto.
Nonostante queste piccole distrazioni, i ragazzi impiegati alla Locanda sono tutti molto professionali, conoscono il mestiere e hanno un buon livello di autonomia nello svolgimento dei compiti loro assegnati: questo è senz’altro merito della formazione che essi ricevono nell’ambito del progetto “OPEN”, un percorso di apprendimento articolato in dieci mesi (per un totale di 600 ore, 194 in aula e 406 di tirocinio, o work-experience che dir si voglia).
Come spiega la dottoressa Simona Balistreri, psicologa e responsabile dell’Area Sociale del “Consorzio Sintesi”, la prima fase di questo progetto è una fase di orientamento, volta a stabilire quali sono le attitudini e le inclinazioni di ogni partecipante: in questa fase, della durata di venti ore, la dottoressa Balistreri e una sua collega aiutano i ragazzi a capire quali mansioni potrebbero svolgere meglio all’interno della Locanda; dopodiché si passa alla formazione, divisa in due parti, una comune a tutti i membri del gruppo e l’altra “specialistica”: qui i candidati possono scegliere se diventare addetti al servizio in sala o rimanere in cucina in veste di aiuto-cuochi o aiuto-pizzaioli, frequentando anche dei laboratori finalizzati alla produzione e vendita di pasticceria dolce e salata. A questo punto i corsisti sono pronti per entrare in contatto diretto con la realtà lavorativa, contribuendo attivamente al buon andamento della Locanda, producendo un reddito per la cooperativa “I Girasoli” e percependo uno stipendio adeguato alla loro qualifica.
Fortunatamente, a soli due anni dall’inizio del progetto, i risultati raggiunti sono molto positivi: i ragazzi che finora vi hanno preso parte, le loro famiglie, i professionisti che li seguono nelle attività quotidiane all’interno della Locanda e naturalmente il “Consorzio Sintesi” (in primis il Presidente Enzo Rimicci e la Vicepresidente Francesca Deotto, ma anche tutto il resto dello staff) giudicano quest’esperienza come altamente arricchente e stimolante per tutti i soggetti coinvolti, al punto da credere che sia replicabile anche in altri contesti.
A rafforzare questa convinzione contribuiscono sia i diversi premi e riconoscimenti attribuiti al progetto “OPEN” e alla “Locanda dei Girasoli”, sia le numerose richieste di confronto o di consulenza che il “Consorzio Sintesi” riceve da cooperative sociali o da istituzioni desiderose di importare sul loro territorio il modello di impresa incarnato dalla Locanda stessa.
Per quanto riguarda i premi e riconoscimenti, ricordiamo in particolare: il “Premio Cavalieri del Commercio”, ricevuto nel dicembre 2014 dalle mani dell’Assessore a Roma Produttiva Marta Leonori per aver dato lustro alla Capitale con l’attività della Locanda; il “Premio Persona e Comunità”, promosso dal “Centro Studi Cultura e Società” di Torino, nell’ambito del quale il progetto “OPEN” si è aggiudicato lo scorso gennaio un Premio Speciale della giuria per la metodologia utilizzata, venendo altresì segnalato come buon esempio di esperienza riferita ad un progetto che persegue lo sviluppo della persona attraverso l’apprendimento e la formazione; il Certificato di Eccellenza 2015 di TripAdvisor®, ottenuto meno di due mesi fa, che viene assegnato soltanto alle strutture ricettive che vantano regolarmente ottime recensioni da parte degli utenti del sito.
Quanto alle richieste di consulenza e confronto pervenute finora al “Consorzio Sintesi”, possiamo dire che accanto a quelle giunte da varie città italiane, tra le quali Ancona, Belluno, Trani e Udine, ve n’è una di particolare rilievo, arrivata niente po’ po’ di meno che dalla Repubblica Dominicana! Dopo aver conosciuto l’attività de “I Girasoli”, sia della cooperativa sociale che della Locanda, la Primera Dama (First Lady, per dirla all’inglese) Cándida Montilla de Medina ne è rimasta profondamente colpita e ha voluto avviare un partenariato, sancito nell’aprile 2014 da un accordo di cooperazione istituzionale; questo accordo, stipulato dalla Primera Dama con la cooperativa “I Girasoli”, l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD Onlus) – sezione di Roma – e l’Associazione Italiana Sindrome di Williams (AISW) – sezione del Lazio, rientra nell’ambito del progetto “CAID – CENTRO DE ATENCIÓN INTEGRAL PAR LA DISCAPACIDAD”, un progetto pilota con il quale l’ufficio della signora Montilla De Medina si propone di creare uno spazio idoneo alla cura, educazione e riabilitazione dei bambini che hanno bisogni speciali.
In occasione della firma dell’accordo, la Primera Dama è stata ospite della Locanda e ha potuto senz’altro apprezzarne il buon cibo; la stessa fortuna è toccata però anche ad altre “celebrità”: mi riferisco in particolare al Sindaco di Roma Ignazio Marino e ai suoi Assessori, che nell’agosto 2014 hanno cenato in via dei Sulpici per salutarsi prima della pausa estiva, ma soprattutto a “Spiderman” (al secolo Andrew Garfield), che qualche mese prima si era addirittura cimentato nella preparazione di una pizza sotto gli occhi attenti della squadra de “I Girasoli”.
È anche merito di questi incontri “illustri” se la nuova gestione della “Locanda dei Girasoli” (della quale i ragazzi del progetto “OPEN” sono l’elemento imprescindibile) si sta facendo un’ottima pubblicità e se il suo nome ormai riecheggia ben oltre le porte di Roma. Sull’onda del grande successo riscosso finora da questo ristorante-pizzeria, il “Consorzio Sintesi” (che, come detto più sopra, dal 2013 annovera tra i suoi membri anche la cooperativa “I Girasoli”) sta lavorando per aprirne un altro a Palermo, gestito sempre dalla medesima cooperativa, in modo da consentire anche ad un gruppo di ragazzi siciliani di sperimentare il progetto “OPEN”.
È chiaro che per tagliare questo nuovo traguardo la buona volontà e la lungimiranza non bastano, occorrono anche le risorse economiche, ma come fare a racimolarne un po’, considerati i tempi duri che stiamo vivendo? Prendendo i clienti per la gola, naturalmente! Con questo intento è stata lanciata lo scorso anno la prima edizione dell’iniziativa “Chef solidali: le stelle per il sociale”, una vera e propria maratona culinaria che da aprile a novembre, una serata al mese, ha visto avvicendarsi ai fornelli della Locanda diversi chef stellati; i cuochi hanno collaborato con i ragazzi diversamente abili per preparare piatti unici e originali da proporre ad un numero limitato di clienti (non più di settanta persone a serata) e ognuno di loro ha regalato alla Locanda una ricetta, simbolo del suo contributo all’iniziativa. Nel mese di dicembre c’è stato poi un evento conclusivo al quale hanno preso parte tutti gli chef coinvolti, che si sono dichiarati unanimemente felici di mettere la loro professionalità al servizio della solidarietà.
Se l’apertura della “Locanda dei Girasoli Palermo” è ormai certa, non ci è dato sapere quali altre realtà cooperative impegnate a promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale di soggetti diversamente abili avranno i mezzi e il coraggio necessari per intraprendere un percorso analogo a quello de “I Girasoli” e del “Consorzio Sintesi”; per permettere a queste realtà terze di mutuare il modello di impresa sociale incarnato dalla Locanda, ma allo stesso tempo evitare contraffazioni e utilizzi impropri del logo, il “Consorzio Sintesi” ha già provveduto a registrare il marchio, salvaguardando così l’integrità del progetto, che potrà senz’altro venire riadattato per soddisfare al meglio le esigenze dei nuovi soggetti coinvolti, ma dovrà mantenere invariati i suoi obbiettivi finali.
Che bello sarebbe se in un prossimo futuro “I Girasoli” fossero presenti in ogni regione d’Italia e se grazie a loro potessimo arricchire i nostri momenti conviviali con un pizzico di allegria e una generosa spruzzata di solidarietà! Ma si sa, come tutte le piante, anche loro hanno bisogno di tempo per crescere e riprodursi, quindi non ci resta che aspettare… Intanto però, se passiamo da quelle parti (il che prima o poi capiterà di sicuro, visto che tutte le strade portano a Roma!), perché non concederci una pausa ristoratrice al Quadraro, là dove tutto è cominciato? Se non sappiamo come arrivarci, se ormai è tardi e temiamo di trovare chiuso, o se vogliamo prenotare in anticipo il nostro tavolo, basterà consultare il sito www.lalocandadeigirasoli.it, dove pochi click saranno sufficienti per ottenere tutte le informazioni essenziali. Per scoprire tutto il resto, che non può ancora essere svelato attraverso il web, ovvero i sapori, i profumi e le emozioni che la “Locanda dei Girasoli” offre ogni giorno ai propri clienti, non dobbiamo fare altro che entrare, metterci comodi e lasciarci sorprendere!