A margine di Aquileia 2 il presidente della Provincia ha anche omaggiato i 15 presuli con il libro sui Patriarchi
«Quella di domenica è stata una giornata importante per il mondo cattolico friulano». Lo ha detto il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini all’indomani di “Aquileia 2” il secondo convegno ecclesiale del Nordest svoltosi nella città culla della Patria del Friuli. La giornata è stata anche l’occasione per il presidente Fontanini per un confronto diretto con il cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, sulla questione dell’approvazione da parte della Cei del Messale in friulano. «Una questione – ha puntualizzato Fontanini – che sarà esaminata prossimamente, secondo quando riferitomi dal Cardinale e della quale ho avuto modo di sottolinearne l’importanza per il popolo friulano».
Ieri intanto il presidente Fontanini ha fatto recapitare a tutti i 15 presuli delle diocesi del Nordest la pubblicazione dedicata ai Patriarchi del Friuli. L’opera ripercorre la storia del Patriarcato di Aquileia attraverso il racconto delle gesta dei 75 protagonisti che si avvicendarono alla guida nell’arco di 12 secoli nelle diverse sedi (Aquileia, Grado, Cormons, Cividale e Udine), il volume di Mons. Gian Carlo Menis intitolato “Il Friuli e i Patriarchi di Aquileia” è il primo in assoluto ad offrire questa tipologia di approfondimento ovvero un excursus storico sui Patriarchi, i cui ritratti sono conservati nella Sala del Trono del Palazzo arcivescovile di Udine. «Un omaggio molto apprezzato dai rappresentanti della Chiesa cattolica del Nordest – ha riferito Fontanini – che hanno dimostrato vivo interesse per le radici della Chiesa friulana. Ora – ha chiosato Fontanini – attendiamo la promulgazione del Messale in marilenghe da parte della Conferenza episcopale italiana».
Intanto, la lingua friulana, 2 anni fa, ha già ricevuto un riconoscimento importantissimo, “entrando” nella Sagrada Familia. Il Pari Nestri in friulano sarà, infatti, riportato sui portali di bronzo della famosa chiesa-cantiere di Barcellona. La fondazione che coordina la costruzione del tempio progettato da Antoni Gaudí utilizzerà il testo della preghiera in una delle sei porte laterali in bronzo che completeranno la facciata della Gloria, la facciata principale della chiesa la cui costruzione è iniziata il 19 marzo del 1882 e terminerà, secondo i programmi, nel 2041.
«A Barcellona – ha ironizzato Fontanini – danno più importanza al friulano che a Roma».