Chissà se l’Udinese riuscisse ad approfittare della prima fase di rodaggio del campionato per ottenere un poco più facilmente lo scalpo dell’avversario più imponente, ossia per capirci la Juventus che ha tutti i numeri per primeggiare anche in questa stagione dopo averlo fatto per lunghi anni ? Suonava più o meno così il discorso che abbiamo fatto nel precedente appuntamento di commento con la nostra rubrica “Punto Bianconero”. E proprio così è andata… Non siamo mai stati così buon vaticinatori e tali portatori di buona sorte, visto che è capitato che per la prima volta la Juventus dagli immani numeri ha ciccato alla prima in casa, e dall’altra parte a beneficiare di tale passaggio a vuoto c’era proprio la squadra bianconera alla quale più teniamo, senza voler mancare di rispetto a nessuno, ossia quella friulana. La nostra Udinese ha messo a tacere la vecchia signora del calcio italiano alla prima del campionato, questi sono i fatti benedetti che ci provengono dalle cronache. E lo ha fatto in virtù di una prestazione trasudante una cifra di determinazione ed un livello di quadratura di squadra che, se consideriamo che ciò è avvenuto alla prima di un campionato come sempre assai difficoltoso come la Serie A italiana… ciò ha davvero dell’incredibile. Siamo rimasti davvero esterefatti per il modo con il quale la squadra Friulana diretta da fuori dal campo da un impeccabile Mister Colantuono abbia messo in fila i valenti uomini di Madama sin dai primissimi minuti della gara giocatasi allo Juventus Stadium in Torino, nel bel mezzo della solita bolgia di tifosi juventini che in realtà pensavamo fosse stata ben più nutrita, anche se in realtà è ancora estate e molti hanno preferito starsene a sollazzarsi lontano dalla città piemontese. Non si è fatto nemmeno in tempo a finire di udire il fischio d’inizio del discreto arbitro di turno Mazzoleni che l’Udinese ha messo i paletti alla gara. Il suo asso nella manica messo sul “tavolo verde” nell’occasione ? Una straordinaria capacità di tenere in pugno la gara, contenendo con un polso invidiabile le a dir la verità scarse, per numero e qualità, iniziative dei bianconeri piemontesi. Ha dimostrato di gestire in malo modo appena una situazione di gioco che sia una nel primo tempo la squadra friulana, con il portiere Karnezis che si è dimostrato nell’occasione specifica richiamata più probo di una sua difesa ancora non perfettamente a puntino, nel compito di governare la contingenza. Diversi, numerosi gli uomini che si sono distinti nella prima frazione di gioco, e tra questi vogliamo citare soprattutto un Edenilson che nella sua azione sulla sua fascia di competenza è stato inappuntabile dai primi tocchi sino alla fine della sua prestazione, mentre Heurhaux ha fatto da padrone indiscusso di una difesa che è andata a vuoto una volta soltanto, come detto, nella prima parte della gara. Non è stato da meno neppure un certo Danilo, che ha sbagliato anche lui una volta sola lasciandosi cogliere impreparato soltanto su una diagonale di chiusura eseguita con tempi e modi scadenti. Per il resto nulla di male da dire proprio a carico di una squadra bianconera friulana che ha tamponato con egregia puntualità ogni qualvolta fosse richiesto, tagliando le fonti e le varie soluzioni di gioco più o meno rilevanti alla Juventus che i suoi grandi campioni ha dimostrato di doverli ancora rodare. Per questa volta la puntualità dal punto di vista sportivo di una squadra di buone speranze come quella friulana si è rivelata ben maggiore del valore economico complessivo della quotatissima squadra avversaria. Il gioco lo fanno i numeri quindi, ma a nostro avviso conta di più – ed in misura assai rilevante – l’entusiasmo messo in campo dalla squadra di un Mister Colantuono che – lo sapevamo bene – è un eccelso motivatore. E la prova del campo ha dimostrato proprio questo, nella speranza che l’atteggiamento vincente dimostrato dall’Udinese possa avere un futuro anche nutrito, è proprio il caso di dirlo. Speriamo che l’intensità dimostrata dall’Udinese in questa gara possa essere reiterata con continuità, così come speriamo che questo nostro reparto difensivo pur arcigno possa perfettirsi. Ebbene si, resta ancora da smussare qualche situazione piuttosto imbarazzante per l’Udinese, non solo nell’ambito di una difesa che qualche fase l’ha sbagliata, visto che da perfettire è il complesso della fase difensiva. Ce lo siamo diligentemente annotato qualche non ingente imbarazzo del centrocampo, che a volte qualche uomo se l’è fatto sfuggire. Ma ci siamo annotati pure la puntualità dimostrata in ripiegamento difensivo da singoli solitamente dediti all’azione offensiva. Guai, infatti, se non ci fosse stato in campo Bruno Fernandes, che oltre a distinguersi più volte qua e là lungo il corso della gara si è dimostrato provvidenziale nel momento in cui ha destinato bellamente in corner una palla che poteva impensierire in maniera decisiva l’ottimo portiere titolare dell’Udinese Karnezis. Comunque onore al merito di una grandissima Udinese che ha dato una esemplare lezione in termini di personalità e di “determinismo psicologico” ad una Juventus che di strada da fare ha dimostrato sul campo di averne ancora molta. Il debito in termini di condizione da parte degli juventini è ancora ingente, i fatti lo dimostrano. Così come è dimostrato che questa nostra Udinese sta vivendo una condizione di forma che era ben difficile aspettarsi quando siamo solamente all’alba di un campionato che sarà molto lungo. E ora dobbiamo soltanto avere la conferma di un fatto tecnico. L’immediato futuro ci dovrà dare la conferma che dietro a questo reale stato di grazia – pur ancora migliorabile – da parte dell’Udinese non ci siano altro che gli splendidi frutti di una preparazione atletica che guardacaso è stata più intensiva del solito. Quando dietro al trend positivo vissuto da una squadra c’è un’intensivo lavoro di preparazione il lavoro dovrebbe pagare. E non solo per un tempo breve. Ora attendiamo conferme da un test in casa contro il Palermo che non è da classificarsi di certo come proibitivo. La partita nello specifico comunque le sue insidie le offre, e resta quindi da vedere come saprà comportarsi l’Udinese anche all’occorrere di una gara senza squilli particolari che dev’essere comunque affrontata di petto. Il Palermo è una squadra di tutto rispetto… Per quanto attiene al discorso delle individualità bianconere, ci sia permesso di non condividere i mugugni fatti intorno a giocatori di talento come Iturra e Duvan Zapata, che contro la Juve hanno garantito quantità e qualità. Ed avranno tutto il tempo necessario per migliorare ancora, anche se crediamo che se gli verranno garantite ancora le giuste opportunità per mettersi in mostra… a raggiungere l’optimum ci metteranno un tempo davvero non infinito, visto che la loro condizione è già ad un buon punto. Lo ha detto il campo.
Articolo d’opinione di
Valentino Deotti