Un tuffo nel passato prima di immergersi nel
mare di vele. In occasione della 47′ Coppa d’Autunno, domenica
sarà attivo il “Barcolana Express”, treno storico che collegherà
Udine e Trieste, messo a disposizione dalla Fondazione Fs
Italiane in collaborazione con la direzione generale Belle Arti e
Paesaggio della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, il
ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, la
Regione Friuli Venezia Giulia e la Società velica di Barcola e
Grignano.
“Si tratta di un’importante iniziativa messa in campo dalla
Fondazione delle Ferrovie dello Stato, che consente alla nostra
Regione di valorizzare una manifestazione di valenza nazionale ed
internazionale come la Barcolana, già ormai affermata negli anni
ed in continua crescita”, ha dichiarato l’assessore regionale
alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro.
“Iniziative di questo tipo consentono un ampliamento dell’offerta
turistica e sono un buon viatico per un nuovo utilizzo di beni
appartenenti all’ingente patrimonio ferroviario nazionale e della
nostra regione” ha aggiunto l’assessore.
“Auspichiamo che la collaborazione con la Fondazione, che
ringraziamo per questa iniziativa, possa proseguire anche in
altri campi a vantaggio del nostro territorio e dei nostri
cittadini”.
La partenza del “Barcolana Express” è prevista da Udine alle 7.30
di domenica 11 ottobre per raggiungere Trieste alle 9.15 passando
per Cormons (alle 7.56), Gorizia (8.10), Sagrado (8.25) e
Monfalcone (8.41). Il viaggio di ritorno partirà dal capoluogo
regionale alle 16.00, sarà a Monfalcone alle 16.33, a Sagrado
alle 16.48, a Gorizia alle 17.03 e a Cormons alle 17.18 per
arrivare a Udine alle 17.45. Il costo del biglietto di andata e
ritorno, da qualsiasi stazione di partenza, è di 25 euro con una
riduzione del 50 per cento per i ragazzi sotto i 12 anni; i
bambini fino ai quattro anni viaggiano gratis.
Il treno è mosso dalla locomotiva a vapore Gr. 728.022 di origine
austriaca, unico esemplare esistente in Italia. Il Gruppo 728, di
costruzione austroungarica, fu realizzato tra il 1916 e il 1921;
queste locomotive entrarono a far parte del parco rotabile delle
Ferrovie dello Stato a partire dal 1926 e assegnate al deposito
di Trieste. Alla fine del secondo conflitto mondiale, la
Jugoslavia trattenne come risarcimento bellico 19 delle 25 unità
esistenti. Dopo l’istituzione del Museo Ferroviario di Trieste
Campo Marzio, tornò in Italia la 728.022 e fu interessata da
importanti lavori di restauro.
Le carrozze sono quelle “serie 31.000”, entrate in servizio nei
primi anni ’30 (e utilizzate, dopo diversi lavori di
riqualificazione, fino agli anni ’80) come carrozze di terza
classe destinate a treni Rapidi nazionali a lunga percorrenza e
suddivise in undici compartimenti da otto posti, attrezzate con
riscaldamento elettrico ed a vapore. Ci sono inoltre le
cosiddette “centoporte”, nate nel 1930 come carrozze di terza
classe per il nascente traffico pendolare, dotate di 78 posti a
sedere e anch’esse in uso fino agli anni ’80.