Parla di “costante limitazione dovuta all’esiguo numero di docenti e di strutture a disposizione per la didattica”, si sofferma sulle valutazioni lusinghiere del corso, ricorda anche che “la distribuzione risente della maggiore anzianità e della storica maggior disponibilità di posti presso l’ateneo di Trieste” e rassicura sull’impegno personale “per tutelare e rafforzare il corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia e i corsi di specializzazione di area medica quali elementi identitari della stessa Università di Udine”. A due mesi dalla lettera aperta con cui il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini sollecitava un impegno affinché l’assegnazione delle immatricolazioni per la laurea magistrale in medicina e chirurgia fosse più equilibrata tra le Università di Udine e Trieste, giunge la risposta del Rettore, Alberto Felice De Toni. “Una risposta che non mi soddisfa assolutamente – commenta Fontanini – e che conferma semplicemente il permanere di una disparità che vede penalizzata Udine e gli studenti di questo territorio che vogliono intraprendere qui la loro formazione accademica per diventare medici”. Il rettore evidenzia come lo squilibrio sia presente fin dall’attivazione del corso stesso (1986) e che si è declinata con una proporzione costante che vede il 57% dei posti assegnati a Trieste e il 43% a Udine. E il trend degli ultimi cinque anni ne è la prova. Ma se Udine vede per tre anni incrementata la consistenza delle immatricolazioni (10 posti in più negli anni accademici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015), a Trieste l’aumento è più significativo fino alle 21 immatricolazioni in più nel confronto tra 2011/2012 e 2014/2015. Inoltre, mentre per quest’anno accademico Udine va al di sotto della consistenza 2011/2012, Trieste vede riconfermata la sua assegnazione (121). “Non metto in dubbio l’impegno del Rettore per un riequilibrio della situazione – conclude Fontanini –; comprendo anche le difficoltà legate alle risorse che rendono i risultati prodotti dall’Università del Friuli certamente più importanti di altre realtà che ricevono un quantitativo superiore di fondi ma le valutazioni poi, non sono altrettanto corrispondenti. Va detto che per una città come Udine, che vede potenziate le sue strutture sanitarie, strutture d’eccellenza, – tiene a precisare Fontanini -, debba esserci una facoltà di medicina che apre le porte a un maggiore numero di studenti. Di questa situazione, mi auguro che il prossimo anno, quando verranno assegnati i posti per i nuovi iscritti, Miur, ministero della salute e Regione tengano conto, anche alla luce della carenza di medici che si profila per il futuro e che ci porterà, forse, ad assorbire professionisti da fuori regione o addirittura paese”.
Anno accademico | Udine | Trieste |
2011-2012 | 96 | 121 |
2012-2013 | 106 | 134 |
2013-2014 | 106 | 134 |
2014-2015 | 106 | 142 |
2015-2016 | 90 | 121 |
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