Finalmente si rigioca dopo la pausa “amichevole” dovuta agli impegni della Nazionale ed il prossimo appuntamento e’ altamente stuzzicante. Infatti, ed alle volte sembra proprio che il calendario si diverta a fare degli scherzetti, domenica prossima sotto l’arco dei Rizzi l’Udinese ospitera’ la Sampdoria del folcloristico presidente Massimo Ferrero e, se si fosse giocato alle 12.30, come in primo momento doveva essere, si sarebbe trattato di un vero e proprio “mezzogiorno di fuoco”. La gara, che invece si effettuera’ regolarmente alle ore 15, comunque propone un match fondamentale per le sorti dei colori bianconeri, ed in primis per quelle di Mr Colantuono. Paradossalmente, potrebbe trattarsi della prima panchina blucerchiata per Mr Montella, appena subentrato a Walter Zenga, e l’ultima del tecnico di Anzio su quella friulana, perche’ se il risultato non arridesse alla nostra squadra, e’ ipotizzabile un cambio della guida tecnica, che personalmente anche se con alcune attenuanti non mi ha per nulla soddisfatto in questi primi 4-5 mesi della stagione 2015-16.
Queste appunto potrebbero essere delle mere coincidenze, ma sta di fatto che, nonostante l’onorevole sconfitta maturata al San Paolo di Napoli nell’ultimo turno di campionato, adesso la posizione dei bianconeri si sia fatta veramente critica ed era da una infinita’ di tempo che guardandoci alla spalle in graduatoria trovassimo la miseria di 3 compagini. Purtroppo si sta confermando un mix pericoloso che vede, com’e’ giusto che sia, chiamare in causa societa’, tecnico e giocatori. Andiamo per ordine, sembra che l’effetto “miracoloso” della “galassia” Udinese, anche per la presenza di interessi in altri club dei Pozzo, si stia esaurendo a questo aggiungiamo che il Mr non ha “dato” nulla di “suo” ad una formazione che da ben un campionato (dopo il famoso Udinese-Cesena della passata stagione) sta marciando alla sterile media di 1 punto a partita, e chiudiamo con la qualita’ veramente latente degli attori, che comunque sembrano non avere altri requisiti di spessore, perche’ se e’ vero che abbiamo ancora bisogno di Di Natale davanti, che Lodi in mezzo sia diventato l’indispensabile faro e che nel reparto arretrato un pilastro sia stia confermando il buon Felipe, onestamente qualcosa non mi quadra (logicamente senza nulla togliere agli ottimi 3 interpreti citati).
Poco importa, adesso e’ ora di far quadrato e di ricominciare a correre, rimettiamoci in marcia e cerchiamo di conquistare piu’ punti possibili da qui a dopo Natale, sperando che il mercato di gennaio, la societa’ stara’ gia’ sicuramente valutando gli adeguati correttivi, ci porti quei rinforzi necessari a non dover vivere con l’angoscia la parte discendente della stagione (dobbiamo assolutamente risolvere il problema del goal essendo il secondo peggior attacco della Serie “A”). La partita di domenica ci dira’ molte cose e speriamo che possa servire da trampolino di lancio, altresi’ si rendera’ necessario un cambio di rotta drastico e forse anche doloroso, visto che per la seconda volta consecutiva si e’ sbagliata la scelta sulla conduzione tecnica, ma tocchera’ farlo, prima che sia troppo tardi…