Alla tredicesima giornata di campionato mister Colantuono prova a cambiare qualcosa. Gli uomini scesi in campo si dispongono con il classico 3-5-2, Iturra vince il ballottaggio con Marquinho, accanto a Thereau questa volta gioca Aguirre. Sin dalle prime battute si può intuire che si tratterà di una partita abbastanza noiosa, senza troppe occasioni da rete. Con il passare del tempo l’Udinese cresce, e lo fa bene, controlla agevolmente il gioco e non corre rischi dietro. Nel primo tempo la Samp non tira mai in porta, il massimo che riescono a cogliere Muriel prima e Soriano poi è l’esterno della rete. Al minuto 25 arriva la prima occasione per i friulani, Iturra verticalizza bene su Aguirre, la difesa doriana respinge male, la palla rimane in area e Thereau, poco convinto, calcia in bocca a Viviano. Questa non è la solita Udinese però, c’è più dinamismo, più grinta, più movimento. Al minuto 35 la gara si sblocca, Aguirre effettua un bel cross dalla destra, Thereau gioca magnificamente di sponda servendo Badu che a tu per tu con il portiere blucerchiato non può sbagliare. Il primo tempo si conclude così, meglio l’Udinese, i bianconeri controllano il gioco e non concedono praticamente nulla. Del secondo tempo c’è poco da dire, gli avversari non pungono e i padroni di casa iniziano a rallentare il gioco senza cercare con troppa insistenza il gol della sicurezza. Ma va bene così. I tre punti incassati sono una manna dal cielo per la banda di Colantuono, ma arrivano segnali incoraggianti anche dalla prestazione della squadra. Manca ancora un po’ di capacità di creare occasioni pericolose, d’altra parte però si concede poco o nulla. Aguirre, alla prima da titolare, ripaga Colantuono disputando una grande gara, tanta corsa e movimento utile per i compagni. L’Udinese ha trovato un’arma in più. Anche il mister dopo questa vittoria sarà più sereno, la panchina bianconera è ancora sua.