I massimi esperti italiani a confronto a Pordenone
La disabilità nel nostro paese risulta ancor oggi una realtà complessa, che si presenta in maniera indefinita e ricca di pregiudizi e stereotipi. Se da una parte si parla di progetti educativi e progetti di vita, di domotica e di superamento delle barriere architettoniche, dall’altra si continua a pensare alla persona con disabilità come ad una persona cui ‘manca qualcosa’, ‘deficitaria’, ‘dis-abile’ (ovvero senza abilità). E la tematica si complessifica ulteriormente quando si tratta di disabilità adulta con ritardo intellettivo.
E’ possibile garantire i diritti all’assistenza, alla cura, alla formazione, alla partecipazione sociale e al lavoro a chi viene visto spesso solo come oggetto di sostegno, come un peso socialmente inutile? Calde, quasi ‘bollenti’ divengono allora tematiche quali autonomia possibile, possibilità di scelta, diritti, sessualità. Trovare la giusta misura di un intervento professionale diventa spesso complicato, gettando le famiglie in primis, e gli operatori ed i tecnici poi, in una dimensione di incertezza, timore, confusione.
“Purtroppo esperienza ci insegna che la persona con disabilità, specie con ritardo intellettivo, viene percepito e considerato come “essere senza età”, “bambino in un corpo da adulto” – ha affermato il presidente regionale dell’Ordine degli Psicologi Roberto Calvani -. Credenze di questo genere sono alla base spesso della difficoltà di pensare e progettare un percorso di adultità caratterizzato dal rispetto dei diritti esigibili e della dignità”.
Ma cosa significa dunque garantire la dignità delle persone con disabilità? Professionisti di diverse categorie si incontreranno al fine di promuovere un confronto sulle tematiche di “autonomia possibile”, dei diritti e dell’autodeterminazione, in una presa in carico che superi il concetto di “cura” verso un concetto di “prendere in carico” globale, olistica, in cui la persona sia considerata della sua integralità. Il convegno si terrà oggi a Pordenone, al Centro Culturale Casa “A. Zanussi” ed è aperto agli psicologi, ai medici, alle assistenti sociali ed agli educatori che operano nella disabilità adulta. Tra gli ospiti, il presidente nazionale dell’Ordine degli Psicologi Fulvio Giardina.
Al termine dei lavori, verrà proiettato gratuitamente il film “Genitori”, film documentario del regista friulano Alberto Fasulo, prodotto da Nefertiti Film con Rai Cinema, in associazione con FriulAdria Crédit Agricole che ha recentemente debuttato con successo di critica e di pubblico al Festival di Locarno. Una pellicola che rappresenta un interessante strumento operativo e di ulteriore arricchimento professionale per gli psicologi e per tutti i professionisti coinvolti nell’assistenza alla persona disabile e alla famiglia.