Sarà inaugurata mercoledì in
Consiglio regionale (alle 13.30) dal presidente Franco Iacop e
dall’assessore Gianni Torrenti, la mostra “Le parole della
cultura”, organizzata dal Consiglio regionale e dall’Istituto
regionale per il patrimonio culturale (Ipac).
Partendo dal concetto che il patrimonio culturale è un bene
comune e che un bene popolare è l’identità di un territorio, ma
anche dal fatto che in un’era digitale la posizione on line dei
concetti è legata a parole chiave, la mostra e il catalogo che ne
è a corredo si pongono come una sorta di lemmario, una raccolta
di termini, un vero e proprio lessico in grado di rappresentare e
di rimandare agli ambiti di lavoro, ai progetti, alle ricerche.
Vengono così messi in evidenza i contenuti di quell’immenso
patrimonio che l’Ipac, nato il primo febbraio 2015, ha ereditato
dal Centro di catalogazione e restauro di Villa Manin e dalla sua
attività quarantennale, subentrandone come ente funzionale,
autonomo, sottoposto alla vigilanza della Regione e soprattutto
aggiornando e completando quello che è stato il primo catalogo
italiano dedicato ai beni culturali, già disponibile on line fin
dal 1999.
La mostra mette quindi il visitatore nella condizione di
conoscere questa preziosa attività e lo fa per capitoli e parole
chiave, che spaziano da Aquileia ai beni culturali
all’archeologia, dai beni librari al mosaico e alla numismatica
per passare alla scuola di restauro, all’arte sacra e alla
documentazione riferita al terremoto. Ampio spazio viene
riservato alla fotografia, con sezioni dedicate a documenti
storici, all’emigrazione, all’archivio Marubi custodito a Scutari
in Albania.
L’esposizione spiega anche come, rispondendo alla richiesta delle
autorità della Mauritania, sono stati formati dodici specialisti
nel campo della manutenzione dei manoscritti e sono stati
allestiti proprio in quel Paese dell’Africa occidentale cinque
laboratori dotati di specifiche attrezzature per salvare un
patrimonio culturale di grandissima importanza.
La mostra rimarrà aperta fino al 29 gennaio 2016.