“Il nuovo programma di cooperazione
transfrontaliera Italia-Slovenia consentirà di sviluppare una
progettualità importante, a beneficio di imprese e cittadini,
imprimendo un ulteriore salto di qualità ai rapporti
transfrontalieri, anche in virtù della stretta connessione che
questo programma ha sia con la strategia della macroregione
alpina (Eusalp) che con la strategia per la macroregione
adriatico-ionica (Eusair), producendo così un benefico effetto
moltiplicatore”.
Lo ha affermato la presidente della Regione Friuli Venezia
Giulia, Debora Serracchiani, commentando “con indubbia
soddisfazione” la notizia che la Commissione europea ha approvato
il programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia,
che per i prossimi sette anni potrà contare su un bilancio di
91,6 milioni di euro, di cui 79 milioni dal fondo europeo di
sviluppo regionale (Fesr).
Rispetto alle risorse a disposizione, Serracchiani ha anche fatto
notare che “si tratta di un importo finanziario molto alto, se
paragonato ad altri programmi transfrontalieri. Un elemento già
di per se foriero di effetti positivi”.
Per Serracchiani l’approvazione del programma, che era stato
indirizzato alla Ue nel mese di luglio, è anche “il risultato
della decisione, stimolata dall’Amministrazione regionale e
assunta d’intesa con le massime autorità slovene, di riattivare,
lo scorso gennaio, la Commissione mista per lo sviluppo comune
tra Repubblica di Slovenia e Regione Friuli Venezia Giulia”, che
ha assunto la denominazione di Comitato congiunto Slovenia-Friuli
Venezia Giulia.
In proposito la presidente ha sottolineato come “si è voluto che
il Comitato congiunto sia il momento ed il luogo per rinvigorire
i rapporti transfrontalieri, proprio nell’ottica della
programmazione Ue 2014-2020”.
L’Italia e’ il secondo partner commerciale della Slovenia (con 6
miliardi di euro di scambi) ed il Friuli Venezia Giulia
rappresenta una fetta importante di questo interscambio, pari a
circa 800 milioni di euro.