Due iniziative culturali al via
negli spazi espositivi del Consiglio regionale, a Trieste: al
termine della seduta antimeridiana dell’Aula impegnata nella
manovra di bilancio, il presidente del Consiglio Franco Iacop
insieme all’assessore alla cultura Gianni Torrenti, ha inaugurato
la mostra “Le parole della cultura” frutto della collaborazione
integrata tra Consiglio e Istituto regionale per il patrimonio
culturale (Ipac) e la rassegna di presepi proposta come ogni anno
a Natale dall’Unione delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia,
quale rappresentativa selezione dei presepi esposti a Villa Manin.
Una mostra, quella organizzata dall’Ipac, che mette in evidenza –
ha sottolineato Iacop – i contenuti dell’enorme patrimonio
ereditato dalla quarantennale attività del Centro regionale di
catalogazione e restauro dei beni culturali, con l’obiettivo di
rilanciarla in una più ampia prospettiva. Una mostra intimamente
legata al patrimonio culturale e al paesaggio del Friuli Venezia
Giulia con la quale il Consiglio regionale dà simbolicamente il
via alle iniziative per il quarantesimo anniversario del
terremoto.
Le innovate prospettive dell’Ipac si realizzano – ha spiegato a
sua volta Torrenti – anche con l’autonomia riconosciuta
all’Istituto rispetto alla direzione regionale, nutrendosi
altresì del patrimonio di conoscenza ed esperienza delle persone
che vi lavorano e dei loro individuali percorsi formativi. Una
realtà importante che ci viene riconosciuta a livello nazionale
come buona pratica – ha aggiunto l’assessore ringraziando per il
lavoro finora svolto e per quanto sarà realizzato in futuro.
La mostra e il catalogo che la documenta sono nati dall’idea che
il patrimonio culturale è un bene comune e che un bene popolare è
l’identità di un territorio; nell’insieme consentono ai
visitatori di conoscere questa attività per capitoli e parole
chiave che in un’era digitale individuano la posizione on line
dei concetti: un abbecedario, un glossario, che si snoda in una
sequenza di termini che compone un vero e proprio lessico in
grado di rappresentare e di rimandare agli ambiti di lavoro, ai
progetti, alle ricerche, agli interventi di documentazione
condotti dal Centro di catalogazione, e alla sua enorme mole di
esperienze ora trasferite all’Ipac.
Sono le parole che passiamo alle nuove generazioni perchè se ne
facciano garanti e le riempiano di ulteriori significati. Così la
direttrice dell’Istituto Rita Auriemma ha sottolineato
l’importanza dei processi di informatizzazione di questo
archivio, che raccoglie una produzione di eccellenza secondo un
sistema integrato e organico che si qualifica come un prezioso
strumento di conoscenza condivisa e partecipata e che proprio per
la digitalizzazione può essere apprezzabile tanto attraverso il
tablet d’un turista quanto al monitor del pianificatore, e in
questo modo promuovere la valorizzazione del patrimonio, la
ricerca, la sua divulgazione. Una visione globale del patrimonio
culturale che pone al centro il paesaggio, la sua conservazione
e pianificazione.
La mostra rimarrà aperta fino al 29 gennaio 2016.
La rassegna dei presepi – ha poi detto Iacop – rimanda a una
tradizione viva e crescente quanto a qualità dei manufatti e
numero dei partecipanti e confermata anche dal successo del Giro
Presepi che le Pro Loco rinnovano ogni anno in un percorso
sempre più articolato di siti. L’obiettivo – ha sottolineato il
presidente dell’Unione regionale delle Pro Loco, Valter
Pezzarini, è di conservare e animare una tradizione diffusa
coltivando i valori della nostra cultura cristiana, della pace e
della famiglia.