Iniziamo questa edizione della nostra rubrica settimanale “Punto bianconero” nella maniera forse più spontanea e naturale che ci possa essere, analizzando i recenti accadimenti legati all’Udinese e nello specifico all’ultima partita casalinga giocata dalla squadra bianconera. Ossia la partita contro i nerazzurri che se ne stanno nei piani alti della classifica: la partita più attesa e quella che sicuramente doveva dare ed in una certa qual misura ha dato indicazioni cruciali su quella che sarà la piega presa dal campionato correntemente giocato dall’Udinese. Un campionato che per l’appunto in ragione dei risultati maturati sino al momento in cui stiamo redigendo il nostro resoconto si candida per essere soddisfacente a malapena a livelli di sufficienza. Ebbene, incominciamo pure col dire che se c’era un problema reale del momento che poteva porre un freno alle velleità dell’Udinese rispetto alla partita di recente giocata in casa contro l’ottima Inter di Mancini, questo doveva essere sicuramente quello legato all’essere rabberciato di una difesa decimata da infortuni e squalifiche. Ed in effetti è proprio questa la pietra sulla quale noi iniziamo questo nostro commento, analizzando per quanto possibile nel profondo il problema. Era molto facile intuire che una Udinese priva di uomini cardine del reparto difensivo quali addirittura gente del calibro di Danilo e Felipe ed Heurthaux, oltreché dell’ottimo rincalzo Merkel, potesse patire le sue belle ambasce in un confronto nel quale nel reparto arretrato c’era da essere forti eccome, per fronteggiare le molte ed intense scorribande offensive di una Inter che ci ha messo davvero molto poco ad affermare la sua superiorità tecnica sulla squadra bianconera. Nonostante che l’Udinese abbia incominciato giustamente guardingo in cospicua misura trovandosi al suo cospetto una squadra di livello come quella nerazzurra, la squadra di Mancini ci ha messo ben poco a rompere il blocco opposto da quella bianconera di Colantuono, visto che ai nerazzurri sono bastati soli 7 minuti di gara per scardinare la solidità arretrata dei friulani. Abbiamo davanti agli occhi la facilità con la quale Freddy Guarin ha penetrato la burrosa retroguardia bianconera giungendo al tiro con una staffilata sulla quale Karnezis è stato come capita il più delle volte provvidenziale. Inter che attraverso il primo tiro significativo che le ha permesso di rompere il ghiaccio ha posto subito i suoi paletti su una partita che le si è spalancata davanti in suo favore, anche se l’Udinese poi non ha mancato di farsi notare in maniera significativa già nei primi minuti successivi, visto che la prima risposta dell’Udinese c’è stata già al minuto 13. A dire la verità pure la difesa bianconera pareva tenere nella prima parte di gara visto che l’Udinese nei momenti successivi alla prima conclusione interista pareva essere davvero solida nei ripiegamenti e recuperi difensivi esperiti attraverso l’esecuzione ottimale della classica diagonale di chiusura difensiva. E quella vista nella fase appena richiamata è stata una Udinese brillante anche in avanti, che non è mancata nel tenere avanzato il proprio baricentro e nel proporsi con soluzioni offensive davvero cospicuamente brillanti e significative. Poi, al 23’ c’è stato il prima cataclisma difensivo che ci ha fatto subito balenare il sospetto che l’Udinese dietro avrebbe avuto le sue belle, ingenti difficoltà. Come non esprimere note di biasimo e scoraggiamento rispetto alla facilità con la quale la difesa bianconera si è fatta scardinare totalmente in occasione dell’azione che ha portato al primo gol Interista firmato Mauro Icardi. Come non notare la lentezza che ha indotto la squadra bianconera ad arrivare completamente fuori tempo in questa occasione, permettendo all’attaccante di origine sudanericana di percorrere un quarto di campo in solitaria trovandosi a tu per tu con il portiere greco dell’Udinese che purtroppo per i destini bianconeri non è riuscito ad evitare di farsi trafiggere. E non è stata certo questa l’unica occasione in cui la difesa bianconera è andata completamente a vuoto, visto che ci ricordiamo tutti pure quanto è stato annichilente vedere la squadra bianconera crollare per la seconda volta già solo una decina di minuti dopo, al trentunesimo, allorquando l’assoluta vacuità difensiva dell’Udinese ci ha fatto balenare in mente una certezza praticamente assoluta, già a quel punto della gara. L’Udinese, rabberciata alla bell’è meglio, là dietro contro l’Inter è davvero ectoplasmica. I poveri ragazzi chiamati in causa per sopperire all’emergenza numerica difensiva davvero non ce la fanno a tenere il passo dell’Inter sembrando praticamente essere assenti dal campo alla stessa stregua di autentici fantasmi che sino ad oggi peraltro non hanno avuto un numero sciabordante di occasioni per scendere in campo. E i risultati, assolutamente nefasti, si sono visti tutti nella partita contro l’Inter, con l’Udinese che non si è rivelata minimamente all’altezza per quanto attiene alla fase difensiva per altre due volta, in occasione delle quali ha capitolato con altrettanta evidenza. Ed ora alla mente ci balza subito in pensiero, davvero da non sottovalutare minimamente… Non si può davvero giungere, al fiorire di una emergenza che riguardi indistintamente l’uno o l’altro reparto, con rincalzi che il campo l’hanno visto talmente poco da non trovarcisi a proprio agio in misura sufficiente alla prima evenienza utile. Dovrebbe essere quindi attuato, in corso di campionato e qua e là per lo svolgersi del torneo, un turnover che permetta a tutti i giocatori dell’organico di mettere le mani in pasta per un numero di volte sufficiente a farsi trovare in forma compiuta, non appena subentri la necessità di un loro impiego. Tutti devono poter giocare un certo numero di minuti per tenersi in forma, altrimenti affidandosi ad un undici standard non sorretto da un adeguato livello di interscambio tra tutti i giocatori disponibili, il rischio di non disporre al momento giusto di uomini alternativi sufficientemente preparati è davvero troppo alto e fa scemare le garanzie legate alla presenza di valide alternative adeguatamente spendibili all’interno della squadra bianconera. Quanti più vengono ad essere i giocatori impiegati nell’arco di un campionato, e tanto più incrementata è la possibilità di trovare in rosa alternative che siano veramente di pronto impiego al momento opportuno. Poi si arriva al capitolo garanzie tecniche, con una Udinese che dovrebbe venire adeguatamente rinforzata nel corso del mercato di gennaio, visto che oltre a validi difensori di ripiego mancano pure un paio di centrocampisti (dei quali una mezza punta) ed una nuova valida risorsa per un attacco che non può continuare a doversi affidare soltanto ai pochi uomini e alle poche alternative valide disponibili al momento attuale. Devono quindi essere prese le dovute, adeguate contromisure a livello di mercato, al fine di poter disporre non appena sia necessario di una squadra e di una rosa all’altezza di un campionato che per l’Udinese possa essere dignitoso e soddisfacente.
Articolo di
Valentino Deotti
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