Fan notizia, nella gara contro gli ultimi in classifica, i punti presi dalla formazione udinese: sessantuno. Normale per tutti, un’enormità per la techno-defense di Lardo.
Questo per diverse ragioni, prima fra le quali un secondo tempo tutto sommato distratto in cui, specie nel quarto finale, i bianchineri hanno concesso ai domestici di esaltarsi, ed arrivare addirittura a -20 e palla in mano. Va rimarcato che quando poi Lardo ha rimesso in campo i Fab-5, in men che non si dica una girandola di triple riporta le lunghezze sulle solite, abissali differenze fatte da Udine su tutti i campi.
Moncalieri è squadra fisica e dalla poverissima tecnica. Agbogan, che dovrebbe rappresentare il valore aggiunto, oggi fa padella dal campo e tre liberi; molto meglio (ma soprattutto nel quarto quarto, a partita ormai andata) Tommasino Baldasso. Se però in una squadra di terza serie il migliore in campo è Leone Gioria, che ricordiamo capitano del Derthona di Tortona nella cavalcata dalla DNB alla A2 (un buon mediano, si auto-definisce) qualcosa vorrà pur dire.
Vado controcorrente e lo faccio italianamente: già dal primo quarto si è notata la solita coppia stonata di fischietti che ogni maledetto weekend mandano a dirigere la capolista. Ne ignoro i nomi, né mi interessano ma la minuta vigilessa è parsa sibilare permalosa e scorbutica ogni perché ai bianchineri, lasciando al contempo fare al bucaniere Conti che sotto entrambi i canestri ha distribuito quasi indisturbato spinte e randellate. Ma meno male, penso io: un po’ più di concentrazione, qualche fallo fischiato in meno (anche Lardo ad un certo punto ne ha chiesto conto…) e anche oggi sarebbe noiosamente finita 110-55.
Ma interessa? No. In effetti per nulla: non siamo qui a contare i punti col bilancino. Questa squadra piace perché gira come un cronografo elvetico, senza doversi appoggiare alle giornate-sì di questo o quel giocatore. Lardo sa perfettamente che quando serva, microwave-Pinton scongela una tripla, imitato da Truccolo; Poltroneri (superata la breve impasse) percuote la retina come fanno da sotto le plance i vari Castelli e, oggi sopra tutti, un capitan Miki Ferrari in versione deluxe. Vanuzzo entra quando serve ordine e carisma, ed alla fine le assenze di Joel Zacchetti e Marchetti, uscito per un problema credo al labbro, nemmeno si notano. Grande esultanza per i primi due punti di Raphael Chiti, virgulto catapultato in prima squadra live from U-18: in futuro è vostro, boys!
E quando di fronte si vede un avversario che gioca ancora con la mezza ruota sovietica (ma Conti non è Zarmuchamedov né Agbogan è il compianto Sergio Belov), la precisa rete di passaggi della truppa di Lino Lardo descrive vieppiù una sontuosa armata di categoria superiore.
Mentre scriviamo, Orzinuovi sta vincendo di 12 per cui continuerà quasi certamente la lotta al vertice. Appuntamento con i bianchineri il 27 dicembre per la trasferta bergamasca di Costa Volpino: per la GSA ostacolo la Vivigas dei vari Cattaneo, Squeo e Gionatha Zampolli. Sperando che anche al Pala-CBL sventoli la bandiera bianconera dell’A.P.U. E intanto, passatelo ben bene questo Natale.