L’ultima giornata di campionato ci ha portato in dote la preziosissima, quanto meritata, vittoria di misura ai danni del Toro. Questi tre punti “santi” permettono agli uomini di Mr Colantuono di trascorrere più serenamente le festività, di posizionarsi in una zona della classifica piu’ consona al valore dei bianconeri e di chiudere nel migliore dei modi un’annata “solare” che sicuramente non passerà alla storia come tra quelle necessariamente da ricordare. Infatti sotto la guida, prima di Mr Stramaccioni e poi dell’allenatore laziale, il bilancio è assai deficitario perché in 39 incontri sono stati raccolti solamente 40 punti, frutto di 10 vittorie, altrettanti pareggi e ben 19 sconfitte e con un inchiodante “-20” per ciò che concerne la differenza reti, con la miseria di 38 centri fatti a fronte dei 58 subiti. Questi dati, collocano l’Udinese al penultimo posto di questa particolare classifica, perché se escludiamo le tre squadre retrocesse e le neo promosse, alle nostre spalle rimane unicamente il Verona, attuale fanalino di coda della massima serie.
Questo score è sicuramente appesantito da un rendimento interno dei friulani che hanno conquistato l’intera posta in palio solamente in quattro occasioni, due nella parte discendente della passata stagione ed altrettante in quella in corso. I propositi per il 2016 devono partite proprio da questo aspetto, per il quale mi attendo una significativo cambio di marcia, perché non si possono regalare punti fra le mura amiche con così scientifica frequenza. È un pugno allo stomaco per tanti motivi, in primis per i tifosi che vorrebbero che il Friuli fosse quasi inespugnabile, poi perché, soprattutto ora che lo stadio e’ ultimato, gradiremmo assistere ad uno spettacolo ed a dei risultati degni di un simile palcoscenico ed infine, molto semplicemente, perché la classifica, sentitamente, ringrazierebbe. Di buon auspicio, da un paio di mesi a questa parte, c’è da registrare il buon approccio alla gara e tutto sommato il rendimento della squadra, tradottosi anche in punti preziosi ed ho la netta sensazione che l’orchestra inizi a “suonare” così come vuole il suo “direttore”. Attendiamo, anche con curiosita’, eventuali novità dal mercato di gennaio e sono convinto che se i nostri eroi saranno capaci di “girare” almeno a 25 punti, un’ulteriore scalata in graduatoria sia tutt’altro che da escludere.