Il passaggio del Comune di
Sappada dal Veneto al Friuli Venezia Giulia è stato l’argomento
dell’incontro che nel centro dolomitico il presidente del
Consiglio regionale del FVG Franco Iacop ha avuto, assieme
all’europarlamentare Isabella De Monte, con il sindaco Manuel
Piller Hoffer, esponenti dell’amministrazione e Danilo Quinz,
portavoce del Comitato di cittadini che si sta battendo per
coronare questo obiettivo dopo che nel 2008 la cittadinanza, con
un referendum, ha manifestato la propria intenzione di entrare a
far parte della Provincia di Udine con una maggioranza pari al
95% dei voti espressi (corrispondenti a poco meno del 72% degli
elettori iscritti).
Iacop ha ricordato la posizione del Consiglio sull’annosa vicenda
sottolineando che, in sede di votazione della legge di stabilità,
è stato approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a
compiere i passi necessari nei confronti del Parlamento e del
Governo per arrivare a esaminare il ddl depositato al Senato: è
il secondo anno consecutivo che viene presentato e approvato un
ordine del giorno in tal senso – ha precisato Iacop ricordando
che analoga iniziativa riguarda anche il Comune di Cinto
Caomaggiore, che altrettanto inequivocabilmente e in termini
plebiscitari ha richiesto di passare al Friuli Venezia Giulia.
Un distacco per il quale anche il Consiglio regionale del Veneto
a suo tempo si è espresso favorevolmente e che attende di
completare l’iter parlamentare, sulla base di due provvedimenti
di legge (uno dei quali depositato dalla De Monte) unificati e
all’attenzione delle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali
del Senato, una volta superato lo scoglio del reperimento delle
necessarie coperture finanziarie (500mila euro effettivi) oggetto
di appositi emendamenti.
Le lungaggini burocratiche e i tecnicismi non devono scoraggiarci
davanti a un percorso ancora lungo, ma che dopo il voto della
Commissione Affari costituzionali vedrebbe approdare il testo
direttamente a Montecitorio evitando il passaggio nell’Aula di
Palazzo Madama – ha aggiunto Iacop raccogliendo le istanze della
comunità sappadina che attende questo traguardo per una
pianificazione effettiva del proprio futuro, mentre molti aspetti
del presente sono da sempre legati al Friuli Venezia Giulia, al
suo sistema sanitario, scolastico, sportivo, solo per fare degli
esempi, senza dimenticare che Sappada fa parte della Diocesi di
Udine.
Né il presidente Iacop, nè l’on. De Monte nascondono il problema
della tempistica: i lavori della I Commissione Affari
costituzionali del Senato non sono ancora calendarizzati e
l’impegno – ha insistito ancora Iacop, concorde l’on. De Monte –
va indirizzato proprio a sostenere la causa in questa fase che,
una volta superata, darà una positiva prospettiva all’iter
legislativo.