Nel tardo pomeriggio di domenica prossima, con inizio alle ore 18.00, l’Udinese affrontera’, per quello che sara’ il secondo appuntamento casalingo della stagione, il Napoli di Benitez, reduce dalla scoppola interna, patita contro il Chievo ma rinfrancato dalla vittoria nella prima giornata del girone di Europa League.
Di contro i bianconeri cercheranno di riprendersi immediatamente dopo il ko subito allo Juventus Stadium, dove una cinica e forte Juve si e’ imposta con il piu’ classico dei risultati, 2 a 0 con una rete per tempo.
La seconda giornata mi ha lasciato due istantanee, come le “due” formazioni che sono scese in campo e che voglio ora approfondire con questa analisi. La squadra vista nel primo tempo, a parte la “cattiveria” della squadra Campione d’Italia, era troppo “timida” e “scollata” tanto che il passivo poteva essere anche piu’ cospicuo ( e qui torniamo al famoso refrain dell’utilizzo delle due punte ). Nel secondo tempo la partita e’ cambiata e solo per questione di centimetri non veniva rimessa in parita’ (goal annullato a Bubnjic per un millimetrico off side), per poi, invece, essere messa in ghiaccio poco dopo da una bellissima conclusione del “principino” Marchisio.
Oramai e’ chiaro che gli uomini di Stramaccioni, schierando come punta centrale Toto’, devono necessariamente trovare nuovi equilibri sulla trequarti, cio’ significa che sara’ difficile vedere all’opera, almeno dall’inizio, una squadra schierata con due punte “vere”. Questo perche’ il calcio moderno non ce lo consente e quindi o la “spalla” del capitano si accollera’ un compito veramente dispendioso e tatticamente utilissimo o altrimenti meglio giocare con due trequartisti dietro di lui.
Faccio una semplice riflessione, il 3-5-2 ( anche se siamo tutti d’accordo che sono le interpretazioni dei giocatori e non i moduli che determinano l’efficacia di una formazione ) oramai sta sempre piu’ imperversando negli schieramenti, non ultima anche la Nazionale di Conte, ma le due punte schierate, devono non tanto rispondere necessariamente ai nomi di Immobile e Zaza, ma devono interpretare il ruolo in quella maniera (cosa che Toto’ e Muriel non possono, allo stato attuale, replicare).
Quindi meglio schierare una difesa a quattro, un centrocampo robusto a tre ed appunto due trequartisti, uno di gamba e sostanza (Kone), l’altro piu’ geniale (Fernandes) alle spalle del terminale offensivo ( 4-3-2-1…modulo ad “albero di natale”).
Analogo problema di equilibri lo soffre il Napoli di Benitez, perche’ alle spalle di Higuain, agiscono tre trequartisti di enorme spessore e capacita’ realizzativa, ma che se non fanno da collante anche con il centrocampo, lo sguarniscono, lasciando troppo “soli” i due uomini posizionati davanti alla difesa, anche se questi si chiamano Inler, Gargano, Jorgignho (domenica sicuro assente) etc. etc.
Penso che ci aspettera’ una gara piacevole, probabilmente ricca di goal e dal pronostico tutt’altro che scontato. Vediamo se, per entrambe le contendenti, prevarra’ la voglia di rimettersi subito in carreggiata con una vittoria, o se anche un pareggio sara’ gradito nel primo dei tre appuntamenti che dovranno affrontare lungo questa settimana.