La “dichiarazione congiunta” che ha chiuso
l’incontro ufficiale, oggi a Roma, tra il presidente del
Consiglio dei ministri Matteo Renzi e il presidente della
Repubblica Hassan Rouhani contiene – nella sua “parte” culturale
– uno specifico e significativo riferimento ad Aquileia.
Nel documento, infatti, i due presidenti confermano, accanto ad
una prossima esposizione delle opere dei fotografi italiani
presenti in Iran nella seconda metà dell’800 (la mostra sarà
ospitata al Golestan Palace di Teheran) la programmazione di una
rassegna di reperti archeologici del Museo nazionale dell’Iran al
Museo di Aquileia.
Rassegna di reperti archeologici persiani che potrebbe riguardare
i periodi achemenide e sassanide (tra il VI secolo avanti Cristo
e il 600, quando la conquista araba mise fine all’indipendenza
persiana), oggi conservati al Museo archeologico nazionale di
Teheran. La mostra dovrebbe trovare la sua programmazione nella
seconda metà del 2016, presumibilmente dal mese di giugno, con
l’arrivo in Friuli Venezia Giulia di una quindicina di reperti di
indubbio valore culturale che probabilmente mai, sino ad ora,
hanno lasciato le sale del museo iraniano.
“Concretizziamo dunque i contatti che avevamo sviluppato nella
capitale iraniana”, ha affermato Serracchiani richiamando le
riunioni avute a Teheran, assieme al presidente della Fondazione
Aquileia Antonio Zanardi Landi, con il vicepresidente
dell’Organizzazione iraniana del Patrimonio culturale e del
Turismo/Ichhto (organismo dipendente direttamente dalla
Presidenza della Repubblica), Mohammad Hassan Talebian, e il
direttore generale dei Musei iraniani Mohammad Reza Karegar.
“Consideriamo questa rassegna sull’archeologia persiana un
risultato straordinario – ha affermato la presidente Serracchiani
– un passaggio fondamentale nel progetto di rilancio di Aquileia”.
“La mostra che il Museo di Aquileia si appresta a ospitare
accompagna perfettamente una ripresa di dialogo con un grande
Paese che da molti anni era stato fortemente rallentato. Siamo
particolarmente grati alla presidente Serracchiani che ha guidato
a Teheran una delegazione in cui vi è stata perfetta sinergia tra
mondo dell’impresa, istituzioni e promozione di attività
culturali significative”, ha annotato il presidente Zanardi
Landi.
Secondo i contatti avuti a Teheran, la collaborazione tra Friuli
Venezia Giulia e Iran proseguirà anche al di là della rassegna ad
Aquileia, con una collaborazione bilaterale più ampia, proponendo
ulteriori scambi museali, nonché attività di formazione, studio,
ricerca e catalogazione.
In occasione degli incontri nella capitale iraniana era infatti
maturata la volontà di mettere a disposizione delle autorità
culturali iraniani il bagaglio di competenze del corso di laurea
nella Conservazione dei beni culturali, architettonici e
bibliografici dell’Università di Udine e dell’Istituto regionale
per il Patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia di Villa
Manin.