Antonello, un amico che non ha mai dimenticato Udine, anzi la sua terra natale la porta nel cuore più di molti Udinesi, così come la passione per la squadra bianconera friulana che lo ha indotto ad organizzare una mostra davvero unica.
L’Udinese è una delle più antiche Società calcistiche dell’intero panorama sportivo italiano. La prima in assoluto a vestirsi di bianconero. I centoventi anni di storia dell’Udinese Calcio saranno rivissuti in questa esclusiva mostra mediante l’esposizione degli oggetti che ne hanno accompagnato questo importante cammino dalla nascita sino ai giorni nostri Il materiale posto all’attenzione del visitatore, dello sportivo, dell’appassionato o del semplice curioso apparterrà sia ad un passato lontano, presente in questa mostra con cimeli di assoluto valore ed altri, non meno preziosi, di un tempo recente, più vicino a noi. Fotografie di un compleanno particolare, importante, da condividere in piena sportività anche con chi ha il cuore dipinto di altri colori.
Ma come è finito a Levane e come è nata l’ idea della mostra ce lo facciamo raccontare direttamente da lui…
“La cittadina di Levane mi ha “adottato” venti anni fa quando, dopo aver vissuto nella mia città Natale Udine per 30 anni, decisi di trasferirmi in terra toscana per amore di una ragazza divenuta poi col tempo mia moglie.
Come ogni figlio legato alla propria madre terra, anch’io dovetti superare il non facile distaccamento dal “seno” materno. L’infanzia prima, l’adolescenza poi, e la completa maturità in seguito, rappresentano per un uomo forse i periodi più belli ed indimenticabili del proprio crescere. Almeno è così per quanto concerne la mia vita. E spesso queste fermate naturali nella corsa di una vita, le associamo ai luoghi o a dei ricordi legati ad un posto ben preciso, nel mio caso, la città Udine e la regione Friuli, amandole per sempre. Poi subentra un altro tipo di amore, quello che ti rivoluziona inevitabilmente il domani. Il mio domani è oggi. Qui, in uno dei posti migliori che il destino mi poteva riservare: in Toscana. Perfettamente integrato in un contesto che ormai sento mio, vivo con serenità tutti i giorni che il Signore mi vuole regalare. E anche se ogni tanto la nostalgia della terra natia mi suggerisce parole di ritorno, basta guardare la mia famiglia per zittire la voce della lontananza. Certo, ogni tanto va pure ascoltata e accontentata. In Friuli ho fortunatamente ancora coloro che mi hanno messo al mondo, l’intero parentado e tutti gli amici che ancora mi sentono vicino a dispetto di una distanza non certo da dietro l’angolo…. Quando il lavoro mi concede spazi da riempire, salvo ulteriori impegni, adoro dedicarli alla mia grande passione: il collezionismo sportivo. Nello specifico amo collezionare cimeli e tutto il materiale importante che concerne la squadra di calcio della mia città di cui, ovviamente, con sportività, parteggio col cuore : l’Udinese. Questa passione che mi accompagna da oltre 30 anni è il mio cordone ombelicale con il passato, con le mie tradizioni friulane. Osservarlo quasi quotidianamente è come tornare a casa…la mia. Moltissimi oggetti sono frutto di regali avuti dalle tante amicizie coltivate negli anni con giocatori, dirigenti e persone strettamente legate alla Società bianconera. Molti altri invece provengono da ogni angolo di dove. Mercatini, antiquari, altri collezionisti o aste on-line. Da un decennio sono associato all’unioncollezionisti calcio, un gruppo molto nutrito di persone che come il sottoscritto coltivano la sana e vera passione per il collezionismo sportivo, che si ritrova in più occasioni per confrontarsi su idee, scambio materiale e aggiornamenti sul mondo del calcio. A detta di questi “colleghi” la mia collezione sull’Udinese calcio non ha eguali in Italia, riconoscendomi l’appellativo del più grande e prestigioso “possessore” di cimeli legati alla società friulana. Spesso vengo contattato per fare stime sul materiale, rigorosamente bianconero, appartenente ad altri amici per verificarne l’originalità e valutarne lo stato . La mia collezione solitamente “riposa” all’interno di armadi, cassettini e scaffali nella mia abitazione di Levane. Talvolta si “sveglia” per mostrarsi ad amici ed appassionati della materia che giungono quasi in pellegrinaggio per toccare con mano questo vero e proprio museo privato. Gli inviti ad organizzare una mostra pubblica puntualmente mi venivano e vengono suggeriti al termine del tour in scena a casa mia. L’idea sinceramente l’ho sempre avuta ma aspettavo il momento giusto, un’occasione speciale, importante. Non era e non è facile presentare ed allestire una mostra sull’Udinese calcio in qualsiasi altra città o regione che non sia Udine e il Friuli. Non sarà facile ma nemmeno impossibile. Ho avuto modo di constatare quanto sia apprezzato il calcio nel Valdarno. Questa disciplina sportiva è molto seguita al pari del ciclismo. Non per niente molti atleti di entrambi gli sport hanno scritto alcune tra le pagine più belle della storia sportiva italiana. Dalle chiacchiere di Paese fino agli spalti degli stadi o alle strade in salita, l’impareggiabile accento toscano si trascina dietro quella tradizione che sa di dolce passione per lo sport. L’ho sentita addosso, la sento tutti i giorni. E’ irrefrenabile, ti contagia. Qualunque sia l’argomento iniziale, inevitabilmente si finisce col parlare di calcio. E’ una “fame” senza fine. Ed ecco arrivare l’occasione che aspettavo da tempo. Nel 2016 l’Udinese Calcio festeggerà il 120° anniversario della sua fondazione. Questo prestigioso traguardo raggiunto da una delle Società calcistiche più antiche d’Italia verrà sottolineato come si conviene mediante l’allestimento di questa mostra esposizione dal titolo: Udinese Centoventi. All’interno di questa mostra aperta liberamente a tutti coloro che vorranno parteciparvi, vi troveranno posto più di 300 maglie da gara rigorosamente indossate dai calciatori dell’Udinese, tantissimi capi di abbigliamento utilizzati in allenamento, oltre 200 distintivi sociali, numerosissimi gagliardetti, un fiume di fotografie in bianco e nero o a colori a partire dagli albori fino ai giorni nostri, e poi ancora riviste d’epoca, oggettistica in miniatura, statue, palloni, libri e tanto altro ancora. Per rendere ancor più gradita e degna questa occasione di festa, ho pensato bene di invitare qualche personaggio di spicco che ha gravitato o gravita nell’orbita Udinese. Altri ancora, sempre legati al mondo del calcio ma non prettamente all’Udinese, garantiranno con la loro presenza interesse e nuovo valore all’iniziativa. La location scelta dal sottoscritto per questo avvenimento sarà la sala Masaccio posta all’interno dell’hotel Valdarno a Montevarchi. Questo perché oltre ad essere un’elegante e capiente salone perfettamente in sintonia con la mia idea, offrirà la possibilità di ristoro e pernottamento ai vari ospiti che giungeranno da Udine. Anche il periodo dell’esposizione, 27-28-29 maggio 2016, ha un suo ben preciso motivo di scelta. Tutti i maggiori campionati di calcio saranno terminati, concedendo pertanto l’opportunità agli ospiti contattati di rendersi disponibili al mio invito. Infine, ma trattandosi di una sorpresa non posso sbilanciarmi, un’ulteriore tocco di “friulanità” allieterà questa tre giorni all’insegna dell’amicizia, della sportività e della passione.
Ripeto, non è facile allestire una sorta di museo dell’Udinese qui nel Valdarno ma, mi piace continuare a credere che tutti gli sforzi che sto facendo da diversi mesi e quelli che farò ancora da qui all’inaugurazione del 27 maggio, saranno ripagati dall’affettuosa presenza simpatica che mi riserveranno gli amici di oggi, i miei amici toscani.
C’è una gloriosa storia da raccontare…e vi assicuro che sarà piacevole sentirla.”
Questo si che è “attaccamento alla maglia” chissà se un poca di questa passione per il bianconero friulano investirà anche i nostri amati pedatori, noi lo speriamo intanto continueremo a tenervi aggiornati su un evento di sicuro interesse come Udinese 120