Il Presidente Fontanini: “Il rapporto Osservasalute pone il Friuli fra le aree a maggior rischio”
La Provincia di Udine si pone in prima fila per evitare che la kermesse “A tutta Birra”, che apre i battenti domani per il primo weekend a Udine e Gorizia Fiere, si trasformi in occasione per consumare smodatamente alcolici e per il binge drinking, la diffusa pratica di bere ripetutamente in modo compulsivo con l’obiettivo di ubriacarsi. Il Presidente di Palazzo Belgrado, on. Pietro Fontanini, annuncia la sua iniziativa di stampo sociale e preventivo, dopo la campagna “Mole il Bevi”: “Gireranno negli stand degli osservatori in incognito che saranno chiamati a verificare l’esatto rispetto delle normative, come quella del divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di 16 anni, e al divieto di somministrazione a quanti si trovano in evidente stato di alterazione, oltre al divieto per i minori di 18 anni di essere adibiti alla somministrazione di bevande alcoliche”.
La contromossa ideata dal Presidente è finalizzata a rendere consapevoli venditori e consumatori dei rischi che concretamente correranno se non verranno attentamente osservate le leggi in materia. “Non si tratta di manie proibizioniste – chiarisce preventivamente il Presidente – bensì di far passare un messaggio chiaro: se le norme verranno ignorate o seguite soltanto in parte, gli ‘ispettori’ allerteranno le forze dell’ordine e scatteranno quindi le conseguenti sanzioni civili e penali”.
I numeri non lasciano spazio ad interpretazioni. Fontanini lancia un vero e proprio allarme che “come Istituzione non possiamo ignorare”: la fotografia del nostro territorio che emerge dall’ultimo rapporto Osservasalute, recentemente presentato, è preoccupante, afferma. Innanzitutto il Friuli viene collocato fra le realtà a maggior rischio nella fascia 19-64 anni, assieme ad Emilia, Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino e Veneto. I valori concernenti la prevalenza dei consumatori a rischio in Friuli Venezia Giulia si collocano al di sopra del dato nazionale per maschi (29,6 per cento contro la media italiana del 25%) e femmine (10,4% contro la media del 7,3%). I consumatori a rischio nella fascia 11-18 anni sono il 9,8 per cento dei maschi e il 10,6 delle femmine, percentuali che crescono fra i 19 e i 64 anni a 25,8 per cento per i maschi. Analizzando i dati sui consumatori eccedenti i limiti giornalieri,la situazione non migliora: 10,9 per cento per i maschi che diventano 20 per cento per la pratica del binge drinking; 2 per cento per le femmine che diventano 4,7 per cento per la binge drinker.
“I trend di un possibile outcome positivo o di successo nella lotta all’alcol sono ancora insoddisfacenti”, recita il rapporto dalla lettura del quale il Presidente Fontanini ha voluto impegnarsi in questa campagna contro gli eccessi e contro le mode del consumo irresponsabile.