No a nuove intitolazioni. Rispettare il testamento del benefattore”
“Per quanto andrà al possesso e godimento della mia sostanza stabile la Città di Udine e Provincia, detti legatari provvederanno per la fondazione nella città di Udine di un Collegio o Istituto di istruzione ed educazione maschile che dovrà nominarsi Istituto di Toppo-Wassermann, volendo che al mio nome quello si congiunga della defunta prima moglie Co.Antonietta Wassermann, perché ne sono delle sue sostanze l’erede, e perché anch’Essa accarezzava una tale istituzione”. E’ un passaggio delle disposizioni testamentarie risalenti al 29 gennaio 1876 del conte Francesco di Toppo nelle quali lo stesso esprime la precisa volontà circa la denominazione che dovrà essere assegnata al futuro Collegio con sede negli immobili di sua proprietà lasciati in eredità a Comune e Provincia di Udine. Passaggio che viene ripreso dal presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini in rappresentanza dell’Ente che detiene il 50% del lascito di Toppo-Wassermann. “Non servono sondaggi per individuare la denominazione della scuola superiore dell’Università di Udine. Il nome c’è già – ritiene Fontanini – ed è quello – aggiunge il presidente – dell’edificio che la ospita: “Istituto di Studi Superiori di Toppo Wassermann”. Invito il Rettore che ha avviato un sondaggio per definire la denominazione e la comunità accademica coinvolta in quest’iniziativa, a rispettare la volontà e la memoria del benefattore. Sarebbe grave non mantenere fede alle disposizioni del Conte il quale ha precisamente indicato che il suo nome e quello della consorte devono contrassegnare l’istituto “destinato alla perpetuità”.