“Lo sport può rappresentare, ad un tempo, una buona pratica di vita e una metafora efficace per l’educazione alla vita buona. Una possibilità niente affatto scontata che per realizzarsi richiede consapevolezza, volontà e dedizione”. Ne sono convinti gli autori che si alternano la parola all’interno del volume “L’arte dell’equilibrista. La pratica sportiva come allenamento del corpo e formazione del carattere” (edizioni Meudon) che sarà presentato mercoledì 18 maggio alle ore 18 nel salone del Consiglio della Provincia di Udine. Curata dal professor Luca Grion, la pubblicazione esplora i principali ingredienti della pratica sportiva: fatica, impegno, coraggio, agonismo, amicizia, lealtà, sfida personale; ma anche imbroglio, doping, egoismo e narcisismo. Come un equilibrista, sempre esposto al rischio della caduta, l’atleta deve, infatti, dimostrarsi capace di contemperare i molti valori che rendono gustosa la pratica sportiva senza lasciarsi tentare da ricette troppo semplici.
Seguendo l’immagine del funambolo, la prima parte del volume prova a indicare, in positivo, una visione equilibrata della pratica sportiva; la seconda parte, invece, pone l’accento sui motivi di squilibrio. Nelle conclusioni, l’analisi critica dei mali che feriscono il mondo dello sport e proposte e terapie concrete ed efficaci. Un primo passo nella consapevolezza che molte cadute si devono mettere in conto per apprendere l’arte dell’equilibrio. Come dice il famoso adagio, “vincitore non è colui che non cade mai, ma colui che trova sempre la forza di rialzarsi e il coraggio di riprovare”.
Porteranno i saluti istituzionali gli assessori provinciali Beppino Govetto e Francesca Musto. Seguiranno gli interventi del curatore Luca Grion (filosofo morale – Università di Udine), di Massimo Baraldo (farmacologo – Università di Udine), Caterina Navarria (nazionale di scherma), Marco Bortolato (nazionale di lancio del martello). A moderare l’incontro, il giornalista Paolo Medeossi.