Sabato 11 giugno alle 17 nella chiesa parrocchiale di San Vincenzo Martire di Tualis (Comeglians) sarà presentato il restauro del dipinto ad olio su tela “La Madonna del Sangue di Re” (1688) di proprietà della parrocchia. All’operazione di ripristino conservativo ed estetico dell’opera, ha contribuito la Provincia di Udine con un finanziamento di 3.500 euro. “L’amministrazione provinciale di Udine è stata lieta di offrire questo contribuito per il restauro di un’opera, un pezzo di storia che viene restituito alla comunità in tutto il suo splendore” commenta il presidente Pietro Fontanini che prenderà parte all’incontro di presentazione. La serata sarà introdotta da don Guido Mizza (parrocchia di San Vincenzo Martire di Tualis), poi sono previste le relazioni di Paolo Moro (“La Madonna del Sangue di Noiaretto: la diffusione del culto, il contesto della sua accoglienza”), Francesco Candoni (sull’intervento di restauro) e Claudio Lorenzini (2Attorno alla chiesa di Noiaretto: una ipotesi di ricostruzione storica”).
Il dipinto raffigura, entro un padiglione di foggia tardo rinascimentale, un’icona presentata allo spettatore da due putti che scostano il tendaggio. Alla base del dipinto, la scritta “Sub tuum praesidium Confugium, Sancta dei Genitrix 1688”. Lo stato conservativo era compromesso: una generale opacità caratterizzava l’opera. Su tutta la superficie era presenti numerosissimi distacchi di pellicola e alcuni sollevamenti della stessa. Evidenti lacerazioni della tela erano presenti in varie zone del dipinto. La tela di supporto, chiodata su un telaio fisso centinato in legno di conifera, non più utilizzabile, non manteneva più una tensione accettabile, facendo emergere diversi avvallamenti della stessa. Anche il retro del dipinto si presentava in condizioni precarie. Le operazioni di restauro eseguite sono partite dalla pulitura della superficie dipinta, per poi passare al consolidamento della pellicola pittorica, alla foderatura della tela di supporto, alla ricostruzione del telaio quindi nella stuccatura e levigatura e, infine, nella verniciatura protettiva. Originariamente il dipinto si trovava all’interno della chiesetta di San Floreano di Noiaretto (parrocchia di Tualis) che è stata demolita negli anni ’60; successivamente il dipinto, visto il particolare pregio, è stato inserito in un’esposizione allestita al museo Gortani dove da allora è stato conservato in attesa di restauro. Non ci sono notizie sull’autore.