Un accordo che rafforza e unisce due realtà
formative di alta specialità, che rappresentano a livello
internazionale un’eccellenza artistica, storica e culturale del
Friuli Venezia Giulia.
Questo è il risultato conseguito dalla convenzione quadro fra il
Consorzio per la Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo (Pn)
e l’associazione culturale “Scriptorum Foroiuliense” di Ragogna
(Ud) che è stata sottoscritta oggi, a Trieste, alla presenza
dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio
Mariagrazia Santoro.
E proprio l’assessore Santoro ha sottolineato l’importanza di
quello che ha definito “un punto di partenza” per questa
collaborazione che va nella direzione di quel fare sistema, “non
finalizzato ad annegare le singolarità, ma ad esaltare due
prestigiose specificità del territorio regionale”.
“Un percorso che la Regione – ha detto ancora l’assessore Santoro
– ha accompagnato con convinzione, avendo l’obiettivo di attuare
una sinergia importante per rafforzare i progetti di ricerca
sulle nuove forme e sui nuovi materiali nell’arte del mosaico”.
Nel dettaglio l’accordo, della durata di tre anni, prevede un
rapporto di collaborazione che comprende i settori dell’arte
calligrafa e del mosaico. Più specificatamente, attraverso
un’applicazione nei campi della didattica, della pratica, del
tirocinio e delle iniziative scientifiche.
Particolarmente soddisfatto il presidente della Scuola Mosaicisti
Alido Gerussi, il quale ha rimarcato la forza di questa
convenzione anche alla luce dell’attività svolta a livello
internazionale dalla stessa Scuola, che è stata presente ad Expo
Milano e che in questo momento ha in allestimento una mostra a
Montreal in Canada, oltre essere protagonista a Seoul nella
realizzazione del Parco del Mosaico e il prossimo 8 settembre con
un’altra rassegna in Kazakistan, per poi nell’arco di qualche
mese andare con altri progetti fino in Cina.
Il presidente Gerussi ha voluto spiegare l’importanza di questo
dinamismo: “innanzitutto per fare in modo che le nostre opere,
oltre che ammirate, siano anche acquistate e poi per promuovere
il valore del prodotto artistico, affinché la qualità funga da
testimonial della competenza e della professionalità delle nostre
imprese artigiane”.
E in riferimento all’arte calligrafa, di “homo faber” ha parlato
il presidente dello Scriptorium Gianni Sergio Pascoli, in quanto
“l’attività amanuense – ha detto – non può essere classificata
come un qualcosa di minore, ma come la base di quella piramide
che rappresenta la tradizione artigianale e artistica italiana”.