Il libro di Elena Commessatti sarà protagonista della prima serata organizzata dall’Associazione OCRA e dalla Biblioteca comunale di Artegna.
OCRA è un’Associazione Culturale nata da un bando pari opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia per donne disoccupate, cassaintegrate, in cerca di occupazione. Il bando è sfociato in un sodalizio culturale con la finalità di partecipare a “bandi di gara” per lavorare in diversi campi culturali. Grazie ad uno di questi bandi dall’anno scorso l’Associazione OCRA ha la gestione della Biblioteca comunale di Artegna.
Bébert Edzioni è orgogliosa di prendere parte a questo progetto che porterà Elena Commessatti ad inaugurare le attività della Biblioteca con la presentazione del suo “Femmine un giorno”, inserendosi in un contesto “femminile” aderente a quello narrato nel suo romanzo.
Il libro di Elena Commessatti tenta di far luce sul cosiddetto Mostro di Udine, con una scrittura contaminata con i meccanismi del giallo.
Il romanzo irrompe in una realtà di cui si era persa memoria: quella della barbara uccisione di 15 donne avvenuta negli anni Settanta e Ottanta a Udine e dintorni. Femminicidi drammatici che invece di interrogare in profondità le nostre comunità, si sono risolti, spesso, in morbosi, sprezzanti pettegolezzi e in diffusi stereotipi del tipo “se la sono cercata”.
Donne con storie difficili ma tutte accomunate da una profonda solitudine, senso di incomprensione e abbandono.
Omicidi scomodi e per questo da dimenticare in grande fretta, se non fossero intervenute una scrittrice a raccontarli per la prima volta e, per una di queste donne – Marina Lepre, uccisa nel 1989 a Udine – la figlia che con caparbia e generosa volontà è alla ricerca della verità e del dovuto rispetto per la propria madre.
A guidare le operazioni di investigazione c’è, nel testo di Elena Commessatti, Agata Est, personaggio di fantasia che ci conduce, come fosse un moderno Virgilio, nei meandri di questo mistero irrisolto.
“Si deve partire dal dato statistico che fra gli anni Cinquanta e il 1971 a Udine e provincia si era verificato un solo omicidio di prostitute” ha spiegato al convegno sul Mostro di Udine l’ex magistrato Gianpaolo Tosel “ben 13 nel ventennio fra il 1971 e il 1989, quindi altri tre omicidi dal 1991 al 2004, e nessuno dal 2004 ad oggi. Il periodo con più omicidi è stato fra il 1983 e l’inizio del 1986. Negli anni Ottanta in Friuli il fenomeno prostituzione era caratterizzato da fattori come un’alta concentrazione di caserme piene di militari e l’arrivo delle prostitute dall’Est. Fu solo il Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, associazione no profit fondata a Pordenone nel 1982, che ruppe il clima di omertà che ostacolava le indagini”.
La prefazione è di Pino Roveredo, autore Bompiani e vincitore del Premio Campiello 2005.
Elena Commessatti (Udine, 1967), laureata in Antichità Greca a Venezia, si diploma in Tecniche della Narrazione alla Scuola Holden di Torino nel 1996. A Milano, in Rcs, è anche assistente di Fernarda Pivano e curatrice di una collana di narrativa di genere per Sonzogno. Scrittrice e giornalista, dal 2013 è direttrice editoriale delle guide turistiche “incentro” (ed.Odòs). La sua scrittura è da anni il racconto dell’azienda di furniture design Moroso.