Élisabeth Groelly, insegnate d’inglese fino al 2010 in una Scuola Media di Aix en Provence, negli ultimi anni della sua carriera ha realizzato molti progetti culturali interdisciplinari con l’Italia e in particolare con la zona dell’Altopiano di Asiago e Venezia. L’approccio e la concretizzazione di questi progetti Le hanno consentito di avvicinare temi storici importanti come la Prima Guerra Mondiale, la Resistenza e le battaglie partigiane che sono state combattute per chiudere il secondo conflitto mondiale. Un particolare interesse ha rivestito il ritrovamento di un diario di guerra scritto da un soldato italiano coinvolto nella battaglia sul fiume Isonzo. Alla sua terza esperienza letteraria compone Il Piave mormora ancora edito da Conti Editore di Morgex.
Un uomo lascia la Francia per il Veneto. È Zoldo Fattori, che, dopo una vita spesa nell’insegnamento e senza più vincoli in terra francese, vede il Veneto come l’agognato approdo dei suoi passi e pensieri. Là è il mondo mitico degli avi, ma anche il funesto teatro del Vajont, dove perirono duemila persone, tra cui sua madre e le sue sorelle: un evento che doveva segnare a fuoco i suoi giorni a venire. Oggi, nel trasferire in patria le ceneri del padre, Zoldo tenterà di ritessere quella trama impalpabile di sogni che dovrebbero riportarlo a Eretta, la ragazza poco più grande di lui, incontrata subito dopo la tragedia. Nuovi giorni, incontri e nuove suggestioni finiranno per schiudersi all’animo incontaminato di questo sessantenne sensibile quanto generoso. Così, nel contrappunto delle sue emozioni, trascorre il racconto, proprio come quel fiume che il titolo riecheggia…