I primi dieci anni di Note Nuove, la stagione musicale realizzata da Euritmica con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio del Comune di Udine e del Conservatorio Statale di Musica udinese “J. Tomadini” (il cartellone sarà presentato ufficialmente il prossimo martedì), si celebrano con una sensazionale anteprima: giovedì 24 novembre, il palcoscenico del Teatro Palamostre di Udine sarà calcato dai sei musicisti che compongono la spettacolare band cosmopolita del chitarrista di Filadelfia, Kurt Rosenwinkel, che presenta il suo nuovissimo lavoro “Caipi”.
I biglietti per il concerto sono in vendita attraverso i circuiti VivaTicket. Promo speciale NoteNuove10 con ingressi a 1 euro per gli studenti degli istituti superiori, universitari e dei Conservatori. I biglietti (regolari e per gli studenti) sono prenotabili anche via e-mail a stampa@euritmica.it
L’album “Caipi”, che sarà rilasciato il 10 febbraio 2017, è prodotto dalla nuova etichetta discografica fondata da Rosenwinkel, con la benedizione di mister “slowhand” Eric Clapton (presente nel disco con un cameo), e la co-produzione della RazDaz, di proprietà del grande bassista e compositore israeliano Avishai Cohen.
Il cd, che il chitarrista considera come un’importante svolta artistica, è frutto di dieci anni di lavoro, nel quale convivono elementi di musica brasiliana (il titolo è l’abbreviazione di Caipiriña), jazz, rock e tutto cio’ che è sempre riconoscibile nel suo stile musicale e compositivo.
Mentre nell’album Rosenwinkel suona quasi tutto da solo, incluso la batteria, il basso, il pianoforte e le tastiere, ovviamente la chitarra ed anche le parti vocali e le percussioni… sul palco sarà affiancato da un concentrato potente di sonorità policrome, con 3 musicisti brasiliani (pedro Martins, voce tastiere e chitarra; Frederico Heliodoro, basso, voce e Antonio Loureiro, percussioni e voce), una cantante e tastierista tedesca (Olivia Trummer) e un batterista americano (Bill Campbell).
Nato a Filadelfia nel 1970, Kurt Rosenwinkel studia al Berklee Music College di Boston dove, nel 1990, l’allora vice-preside Gary Burton (il vibrafonista che ha suonato con Keith Jarrett, Steve Swallow, Roy Haynes, Stan Getz…) lo scopre e lo ingaggia per il suo tour, dando così avvio ad una carriera internazionale che l’ha portato ad esibirsi come solista e accompagnando musicisti dello spessore di Paul Motian, Joe Henderson, Brad Mehldau, Chris Potter, Joshua Redman.
In realtà, a fianco della sua immagine di chitarrista dal timbro fortemente lirico, unico e inconfondibile e dallo strabiliante talento improvvisativo, Kurt non ha mancato di rappresentare nella sua musica, anche in passato, elementi fortemente innovativi e creativi, testimoniati in due importanti album come “The Enemy of energy” (Verve 1999), il suo album di esordio, in cui sembra sacrificare il suo talento chitarristico per rappresentare la sua visionarietà compositiva e, ancora di più, in “Heartcore” (2003), esprimendola all’interno del tradizionale quartetto jazz.